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L’Italia torna nel Gotha dell’acciaio mondiale. Grazie alla combinazione dell’incremento di output e del rallentamento dell’Ucraina il nostro Paese ritrova un posto nella top ten produttiva che le mancava da prima della grande crisi del 2009.

 

Il tutto in un contesto in cui produzione mondiale di acciaio non accenna ad arrestare la propria corsa.

Il consuntivo su 12 mesi pubblicato dalla World Steel Association ha certificato che le acciaierie mondiali hanno prodotto nel 2017 oltre 1,691 miliardi di tonnellate di acciaio, il 5,3% in più rispetto all’anno precedente.

Cina sempre più in alto, ma crescono tutti tranne il Giappone

 

Così come avvenuto in passato, il maggior contributo alla crescita produttiva globale spetta alla Cina, che nonostante gli annunci di tagli alla capacità produttiva è stata capace di incrementare ancora la propria attività e superare gli 831,7 milioni di tonnellate prodotti in un anno con un +5,7% sul 2016.

Dopo la flessione dello scorso anno, anche l’Europa torna a crescere con 168,7 milioni di tonnellate di output, recuperando un 4,8% sull’anno precedente.

I top producer europei si confermano Germania e Italia, con la siderurgia tedesca che con 43,6 milioni di produzione annua sale del 3,5%. Come già anticipato l’Italia sale del 2,9% e torna sopra i 24 milioni di tonnellate.

Le prime nove posizioni in classifica sono sostanzialmente stabili, con un netto avvicinamento però dell’India nei confronti del Giappone rispettivamente al terzo e secondo posto in classifica con 101,4 e 104,7 milioni di tonnellate, ma divisi ora da soli 3,3 milioni di tonnellate. Un dato che evidenza un miglioramento di 6 milioni di tonnellate in un solo anno da parte dell’India.

Stabili come posizione gli Stati Uniti, che con 81,6 milioni di tonnellate prodotte recuperano un 4% sul 2016. Netto avvicinamento anche per la Corea nei confronti della Russia, da cui è divisa da sole 200mila tonnellate.
Grandi exploit anche per Turchia e Brasile, che fanno segnare rispettivamente un +13,1% e un +9,9% con 37,5 e 34,4 milioni di tonnellate prodotte.

 

 

Scalata record del Pakistan

È il Pakistan invece a far segnare la miglior prestazione in termini di scalata nelle posizioni in classifica. Il +39,3% di produzione lo porta in 28° posizione tra i produttori mondiali di acciaio, con 5 milioni di tonnellate di output, pari ad un salto in avanti di ben 9 posizioni rispetto al 2016.

Tra i Paesi di maggior crescita sono da menzionare anche l’Egitto (+35%), il Vietnam (+31,9%) e l’Iran (+21,4%).

 

 

Dicembre fiacco per la Cina, ma d’oro per il resto del mondo

Quello che normalmente è un mese fiacco per i paesi sviluppati ha invece visto arrancare la Cina, ancora sotto l’effetto delle riduzioni produttive imposte dai provvedimenti anti inquinamento. Le acciaierie di Pechino infatti hanno prodotto «solo» 67 milioni di tonnellate, +1,8% rispetto a dicembre 2016.

A livello di macro aree invece tutti hanno spinto sull’acceleratore: l’Europa ha chiuso il dodicesimo mese dell’anno con un +5,8% e 13,6 milioni di tonnellate; l’America del Nord ha recuperato un 7,6% con 9,7 milioni di tonnellate; mentre quella del Sud cresce addirittura del 16,5% con 3,6 milioni di tonnellate.

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