Skip to main content

«Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, definitivamente pronunciando, previa riunione degli appelli, come in epigrafe proposti, respinge gli appelli principali: dichiara improcedibili gli appelli incidentali».

Poche righe che di fatto spazzano via le accuse di un presunto cartello tra i produttori di tondo per cemento armato italiani mosse dall’Antitrust. Di conseguenza vengono annullati anche gli oltre 140 milioni di euro complessivi di multe comminati nel luglio 2017 a otto produttori siderurgici: Alfa Acciai (30,4 milioni di euro di sanzione), Feralpi Siderurgica (29,4 milioni di euro di sanzione), Ferriera Valsabbia (10,8 milioni di euro di sanzione), Industrie Riunite Odolesi I.R.O. (6,3 milioni di euro di sanzione), ORI Martin – Acciaieria e Ferriera di Brescia (7 milioni di euro di sanzione), Stefana (119mila euro di sanzione), Riva Acciaio (15 milioni di euro di sanzione), Ferriere Nord e la sua capogruppo Fin.Fer (43,5 milioni di euro di sanzione).

La Camera di consiglio del 16 gennaio 2020 ha confermato in sostanza quando aveva stabilito il TAR del Lazio nel giugno 2018, quando a fronte dell’appello dei produttori aveva ritenuto, con sentenze ad hoc, non sufficienti gli elementi di prova prodotti dall’Antitrust italiana (AGCM) per stabilire la palese violazione della legge sulla concorrenza tra il 2010 e il 2016.

Pronunciamenti a cui l’AGCM aveva presentato ricorso in appello presso il Consiglio di Stato che oggi si è concluso con il rigetto complessivo in un’unica sentenza.

Il primo commento è stato quello di Feralpi che, in una nota, ribadisce la propria soddisfazione: «Il Consiglio di Stato ha inequivocabilmente statuito che gli addebiti mossi dall’Autorità erano basati su meri indizi del tutto insufficienti a dimostrare la violazione, giacché non corroborati da alcun riscontro».

Grazie alla sentenza definitiva ora i produttori siderurgici potranno sbloccare le risorse accantonate in via precauzionale per evitare che un eventuale ribaltamento di sentenza potesse creare problemi ai bilanci.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

Close Menu