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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Minerale di ferro CFR North China (figura 1, scala di destra). Una correzione (-1%) rallenta l’ascesa dei prezzi avviatasi a fine aprile. Sebbene appaia probabile il proseguimento della fase contro-tendenziale destinata ad allentare la condizione di ipercomprato segnalata dalle curve tecniche, la dinamica resta orientata a raggiungere il top fissato giusto un anno fa.

Prezzi medi settimanali in US$/ton del Carbone da Coke FOB Australia (figura 1, scala di sinistra). La debolezza che accompagna le quotazioni dallo scorso mese di marzo trova conferma nell’ulteriore ribasso che amplia a -6,6% la caduta dagli inizi del mese. La violazione dei supporti costituiti dai minimi di maggio profila la persistenza della deriva declinante.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Coils a caldo FOB Black Sea (figura 2). Un modesto recupero (+2,2%) riorienta al rialzo la curva dei prezzi che, seppure con scarsa forza propulsiva, appare diretta verso i limiti superiori del canale declinante. Le curve tecniche continuano a segnalare scarsa volatilità.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Rottame CFR Turkey (figura 3). Realizzando le attese della scorsa settimana, un nuovo rialzo alimenta la rimonta dei prezzi avviatasi due settimane orsono (+4,8%). Lo spunto abbatte la resistenza opposto dal massimo registrato a metà giugno, proiettandolo verso i massimi di febbraio.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Nickel al London Metal Exchange (figura 4). Pur nell’ambito del corridoio ascendente consolidatosi da fine marzo, un fisiologico ri-tracciamento (-0,7%) ne rallenta l’evoluzione diretta verso i livelli d’inizio anno. Le curve tecniche segnalano la continuazione della blanda fase correttiva.

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Livelli medi settimanali del rapporto di cambio Euro/dollaro USA (figura 5). Com’era nelle attese formulate la scorsa settimana, un nuovo veloce rialzo (+1,1%) estende a +6,4% il recupero dell’euro dai minimi di metà maggio. Il superamento dei massimi fissati nel mese di gennaio 2019, proietta il rapporto di cambio verso i top stabiliti nel settembre 2018. Poiché le curve evidenziano una situazione di potenziale ipercomprato non si escludono peraltro momentanei rallentamenti.

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Prezzi medi settimanali in US$/barrel del Petrolio (figura 6). Un ulteriore ritocco al rialzo (+1,2%) amplia a +102,2% il recupero dai minimi di aprile. Dopo i rapidi movimenti ascendenti di maggio e giugno, la curva evidenzia un rallentamento che potrebbe preludere alla costituzione di una fase di assestamento nell’ambito di un corridoio oscillatorio laterale in via di formazione.

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FONTE: SIDERWEB.COM