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News 2006

Mittlar-Arcelor: i numeri dei giganti

By 28 Giugno 2006No Comments

Mittal-Arcelor: Siderweb propone un percorso fra storia, bilanci e tonnellate dei due leader mondiali dell’industria siderurgica per cercare di comprendere meglio la loro provenienza e il loro destino.

MITTAL

La storia – L’epopea di Mittal ha origine nel 1951, quando Mohan Mittal fonda una piccola acciaieria in India. Nel 1976 avviene la svolta societaria: Lakshmi Niwas Mittal, figlio di Mohan, prende il timone dell’azienda e fonda il LNM Group. LNM continua ad agire soprattutto in ambito nazionale, fino al 1989, quando inizia un’irresistibile serie di acquisizioni che non accenna ancora a fermarsi.

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Dall’America all’Europa, passando per Africa e Asia, il produttore si espande in 14 paesi e cambia due volte il nome dell’azienda, fino a fondare nel 2004 Mittal Steel ed a divenire il maggior produttore globale.

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I numeri – Al termine di questo turbinio di acquisizioni, Mittal Steel è divenuta un gigante dell’industria mondiale. I numeri parlano da sé: l’anno scorso ha prodotto 42,8 milioni di tonnellate di acciaio, con consegne superiori ai 38 milioni di tonnellate. L’area geografica dove Mittal è più presente è l’Europa, con 16,3 milioni di tonnellate consegnate (pari al 43% del totale). Seguono l’America (10,99 milioni di tonnellate), l’Africa (7,1 milioni di tonnellate) e l’Asia (3,8 milioni di tonnellate). Se si prendono in considerazione i singoli paesi, vediamo che Mittal ha una presenza molto marcata in Sudafrica (oltre 6,2 milioni di tonnellate di consegne), negli Usa (5,09 milioni di tonnellate), in Polonia (5,03 milioni di tonnellate) ed in Romania (4,68 milioni di tonnellate). Questi dati, bisogna ricordarlo, non prendono in considerazione il recente nuovo ingresso nella “famiglia Mittal”: Kryvorizhstal, che con i suoi 6 milioni di tonnellate annue di output aumenterà il “peso” della multinazionale nell’Europa Orientale.

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Anche i dati di bilancio sono ragguardevoli. Nel 2004, il fatturato è stato superiore ai 22 miliardi di dollari, con un utile lordo di 7 miliardi di dollari e un ebitda di 6,87 miliardi di dollari. Nel terzo trimestre dello scorso anno il fatturato ha fatto registrate un incremento del 12%, mentre utile e ebitda sono diminuiti a causa dell’aumento del costo delle materie prime e della diminuzione dei prezzi dell’acciaio.

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Infine, ricordiamo che Mittal dà lavoro a 173.560 dipendenti.

Borsa – Mittal Steel è quotata sia nella borsa di New York sia in quella di Amsterdam. Sulla piazza olandese il titolo del produttore ha fatto registrare un’impennata nell’ultima settimana, superando i 29 euro per azione. La capitalizzazione dell’azienda è di 19,45 miliardi di euro. L’88% delle quote di Mittal è di proprietà dell’omonima famiglia indiana.

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ARCELOR

La storia – Arcelor nasce il 18 febbraio 2002 dalla fusione tra tre acciaierie europee: Aceralia (Spagna), Arbed (Lussemburgo) e Usionor (Francia). L’obiettivo alla base di questa operazione era creare la maggior azienda siderurgica mondiale. Il nome Arcelor fu scelto il 12 dicembre 2001.
Arbed, nata nel 1911, è uno dei principali produttori di piani al carbonio e di piani inox del Vecchio Continente. Occupa una posizione di primaria importanza anche nel mercato delle travi.

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La data di nascita di Aceralia è il 1902. È la maggior acciaieria spagnola ed ha accesso al deposito di minerale ferroso di Bilbao. L’output dell’azienda è di circa 10 milioni di tonnellate annue. 

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 Dalla fusione di les Forges et Aciéries du Nord et de l’Est e les Hauts Fourneaux, Forges et Aciéries de Denain-Anzin, nel 1948 ha visto la luce Usinor. Con Sacilor (che poi entrerà a far parte del gruppo Usinor) è stata la maggior protagonista dell’industria siderurgica francese del dopoguerra.

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I numeri – Fino a pochi mesi fa, Arcelor era il maggior produttore mondiale di acciaio. Nel 2004, il colosso europeo ha sfornato 46,9 milioni di tonnellate di acciaio. Rispetto a Mittal, Arcelor ha una presenza più massiccia nell’Unione Europea, che rappresenta il 77,5% delle proprie vendite.

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Nel 2004 il siderurgico ha fatturato 30 miliardi di euro ed ha avuto un utile di 2,3 miliardi. Il settore dei piani al carbonio è quello che porta all’azienda la “fetta” di fatturato maggiore (il 44% del totale).

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Il momento positivo per i bilanci del siderurgico sta continuando anche nel 2005. Dopo due trimestre favorevoli, infatti, nel terzo trimestre Arcelor ha mostrato un incremento del 4,6% del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2004 ed anche l’utile netto ha tenuto lo stesso ritmo.

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Attualmente, Arcelor ha alle proprie dipendenze oltre 94.000 persone.

Borsa – Arcelor è quotata in più borse. A Parigi il titolo del siderurgico è schizzato verso l’alto negli ultimi giorni, arrivando vicino ai 30 euro per azione. La capitalizzazione dell’azienda è di 18,43 miliardi di euro. L’azionariato di Arcelor è molto frammentato: il flottante è intorno all’80%. Il maggior azionista è lo stato del Lussemburgo, con il 5,6% delle quote.

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IL NUOVO GRUPPO

La nuova entità che nascerà nel caso l’opa andasse a buon fine avrebbe dimensioni mai viste nel settore siderurgico. Sarebbe infatti la prima azienda a superare i 100 milioni di tonnellate annue di output, con una quota del mercato mondiale vicina al 10%. Il secondo produttore mondiale diverrebbe JFE Steel, con meno di un terzo del “peso” di Mittal.
Da capogiro anche i dati di bilancio: Mittal volerebbe a quasi 70 miliardi di dollari annui di fatturato, con un Ebitda di 12,6 miliardi di dollari e utili superiori a 7 miliardi di dollari.
Secondo una nota del colosso guidato dalla famiglia Mittal «la sovrapposizione geografica tra Mittal e Arcelor è molto limitata. La nuova azienda avrebbe una posizione di leadership in cinque aree geografiche (Sud America, Nafta, Ue, Europa centrale ed Africa). Con una presenza sia in paesi industrializzati sia in paesi in via si sviluppo, l’azienda potrà godere di molteplici opportunità di crescita».
Per quel che riguarda i prodotti, si verrebbe a creare una posizione predominante su moltissimi mercati, tra cui quello delle forniture all’automotive, all’industria degli elettrodomestici, degli imballaggi, delle costruzioni e del petrolio e del gas.
Dal lato degli input, il gruppo migliorerebbe decisamente il proprio potere contrattuale. Infatti Mittal diverrebbe il quinto estrattore mondiale di minerale ferroso. Inoltre l’azienda possiede miniere di carbone, cokerie ed altri importanti asset.

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