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La Liberty Steel di Sanjeev Gupta, scrive il giornale economico londinese City AM, «è pronta a piombare sulle acciaierie britanniche di Tata Steel a Port Talbot in Galles».

Il giornale inglese ricorda che «le acciaierie chiedono da mesi il sostegno d’emergenza del governo, ma finora nulla fa pensare che questo sia imminente, facendo temere che stia prospettandosi un fallimento imminente» e che «fonti vicine a Liberty Steel hanno detto (a City AM; ndr) che nel caso in cui non ci fossero finanziamenti in arrivo, l’azienda di Gupta sarebbe stata un acquirente disponibile».

E viene ricordato che «anche prima che la pandemia di coronavirus la colpisse, Tata Steel UK ha registrato una perdita ante imposte di 654 milioni di sterline per l’anno finanziario precedente» e che seppure «i funzionari rimangono ottimisti, cresce la preoccupazione che la società non sia in grado di sostenere tali perdite se verrà separata dalle sue attività olandesi», che sono sul punto di passare sotto il controllo di SSAB.

Il timore è che «se il governo non riesce ad accumulare i 500 milioni di sterline che Tata ha ripetutamente richiesto, l’industria siderurgica teme che Port Talbot non riesca ad evitare un destino simile a quello di British Steel l’anno scorso. Essendo caduta in insolvenza a maggio, con 5.000 posti di lavoro a rischio, ci è voluto quasi un anno prima che venisse salvata dall’impresa cinese Jingye».

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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