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Si chiude con un deficit di poco più di 10 milioni di tonnellate il commercio estero italiano di materie prime, semilavorati e prodotti finiti in acciaio nel 2017. Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di Siderweb, infatti, a fronte di importazioni complessive di 28,65 milioni di tonnellate (+3,6% rispetto al 2016), le esportazioni sono state pari a 18,49 milioni di tonnellate (+2,3%), per uno sbilanciamento di 10,16 milioni di tonnellate, contro i -9,57 milioni di tonnellate dell’anno precedente.

 

Importazioni – L’acquisto di materiale proveniente da Paesi esteri da parte dei clienti italiani è stato pari ad oltre 28 milioni di tonnellate, con un incremento di 1,01 milioni di tonnellate rispetto al 2016. Il 53,0% dei volumi proviene dall’Unione europea (+9,0%), contro il 50,4% del 2016. Le importazioni dai Paesi extra Ue, invece, sono scese a 13,47 milioni di tonnellate (-1,8%), per una quota di mercato del 47,0% (49,6% nel 2016). La categoria di prodotti più importata rimane quella dei prodotti piani, nonostante una riduzione dell’1,1% rispetto all’anno precedente, con 12,15 milioni di tonnellate. Seguono le materie prime (8,65 milioni di tonnellate, +7,4%), i semilavorati (3,91 milioni di tonnellate, +3,3%), i lunghi (3,00 milioni di tonnellate, +11,2%) ed i tubi (952mila tonnellate, +13,4%).

Esportazioni – Per ciò che concerne le esportazioni, l’anno scorso si è registrato un incremento di 410mila tonnellate rispetto al 2016 (+2,3%), arrivando a 18,49 milioni di tonnellate. Il 74,2% dell’export nazionale in campo siderurgico è arrivato in Paesi appartenenti all’Unione europea (13,72 milioni di tonnellate, +7,6% rispetto all’anno scorso), mentre il restante 25,8% (29,4% nel 2016, pari a 4,77 milioni di tonnellate) è approdato in Paesi extra Ue. Come per le importazioni, la categoria più commerciata anche nelle esportazioni risulta essere quella dei prodotti piani con volumi pari a 7,24 milioni di tonnellate (-1,1%). Al secondo posto i prodotti lunghi (+2,5% a 6,28 milioni di tonnellate), poi i tubi (-0,7% a 3,30 milioni di tonnellate), i semilavorati (+31,0% a 1,10 milioni di tonnellate) e le materie prime (+20,5% a 577mila tonnellate).

 

 

 

Fonte: siderweb.com

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