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News 2020

I rialzi del minerale trainano il recupero del coke – Coils e rottame turco verso i massimi 2019, flessione del nickel. L’Euro rallenta la corsa, petrolio resta in calo

By 16 Settembre 2020No Comments

Prezzi medi settimanali in US$/ton del Minerale di ferro CFR North China (figura 1, scala di destra). Seppure in frenata, si conferma la tendenza ascendente con un ulteriore rialzo (+0,6%) che estende a +54,4% la performance dagli inizi di maggio. Le curve tecniche segnalano l’eventualità di temporanee correzioni nell’ambito del ripido canale rialzista corrente. Prezzi medi settimanali in US$/ton del Carbone da Coke FOB Australia (figura 1, scala di sinistra). Dopo settimane di deriva laterale connotata da scarsa volatilità, i prezzi si impennano (+5,8%), prospettando la continuazione della ripresa verso i massimi registrati nello scorso mese di luglio.

I rialzi del minerale trainano il recupero del coke

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Coils a caldo FOB Black Sea (figura 2). Un nuovo spunto rialzista (+1,3%) porta a +39,1% la rimonta dei prezzi dai minimi di metà maggio. Le curve tecniche in zona di ipercomprato non escludono possibili correzioni temporanee nell’evoluzione diretta verso i livelli fissati nel mese di febbraio dello scorso anno.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Rottame CFR Turkey (figura 3). Confermando le attese della scorsa settimana, la persistenza dei rialzi (+1,3%) amplia l’entità della rimonta iniziata in aprile (+44,7%), che raggiunge e sopravanza i livelli d’inizio anno. Gli indicatori avvertono una situazione di ipercomprato che potrebbe rallentare l’ascesa verso i nuovi obiettivi di prezzi, cioè i massimi fissati nel primo semestre 2019.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Nickel al London Metal Exchange (figura 4). La condizione di ipercomprato, unitamente al raggiungimento del target prefigurato la scorsa settimana, ovvero il picco raggiunto nel mese di giugno 2018, concorrono a innescare una correzione (-3%) che porta la curva dei prezzi sulla mediana del canale ascendente costituitosi lo scorso marzo. Gli indicatori lasciano presagire la continuazione della flessione.

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Livelli medi settimanali del rapporto di cambio Euro/dollaro USA (figura 5). Come delineato la scorsa settimana, la persistenza della condizione di ipercomprato favorisce l’avvio di una correzione (-0,6%) che rallenta l’ascesa della moneta unica. Si profila un assestamento del rapporto di cambio, che non compromette peraltro la tenuta del trend rialzista iniziato in maggio.

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Prezzi medi settimanali in US$/barrel del Petrolio (figura 6). Un ulteriore ribasso (-8,8%) estende a -10,7% la flessione rispetto al top registrato due settimane orsono. Le curve tecniche intercettano il nuovo orientamento, profilando la fissazione di un nuovo minimo destinato a costituire il supporto di un corridoio laterale.

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FONTE: SIDEWEB.COM

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