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La solidità finanziaria e patrimoniale resite al calo di ricavi e redditività

Il bilancio consolidato dell’esercizio 2023 di ORI Martin si è chiuso con un utile netto di 8,2 milioni di euro, rispetto a un utile di 66,6 milioni di euro dell’esercizio precedente, con una diminuzione dell’87,8%. Nel confrontare i risultati del 2023 con quelli del 2022 va tenuto presente che entrambi gli anni sono stati eccezionali per motivi opposti: il 2022 è stato un anno con valori eccezionalmente più alti della media storica; il 2023 è stato, al contrario, un anno con valori eccezionalmente più bassi.

Dopo un primo semestre caratterizzato da domanda sostenuta dal mercato con contestuale aumento dei prezzi di approvvigionamento di tutte le materie prime utilizzate nel processo produttivo, nel secondo semestre si è assistito a un brusco rallentamento della domanda con una flessione dei prezzi. I ricavi delle vendite si sono ridotti da 743,6 a 612,8 milioni di euro rispetto al 2022, con una contrazione del 17,7%, a causa del deciso decremento dei prezzi medi di vendita dei prodotti (-17%) a fronte di volumi commercializzati stabili. I costi delle materie prime e dei servizi esterni e le altre spese di gestione, per complessivi 521,1 milioni di euro, si sono ridotti del 21,6%, ovvero circa 4 punti in più dei ricavi. Pertanto, il valore aggiunto è diminuito da 182,8 a 116,5 milioni di euro, con un decremento del 36,3%. Il costo del personale è aumentato dell’1,8%, per cui il margine operativo lordo (EBITDA) è sceso da 117,3 a 49,9 milioni di euro, con una contrazione del 57,5. Il risultato operativo netto della gestione caratteristica (EBIT) si è attestato a 485mila euro, rispetto a 64,3 milioni di euro dell’esercizio precedente, con un decremento del 99,2%. La gestione finanziaria ha generato un saldo negativo di 3,4 milioni di euro, rispetto a 621mila euro del 2022. L’aumento è dovuto alla crescita degli oneri finanziari nettamente superiore a quella dei proventi finanziari. L’aumento degli oneri finanziari di 4,2 milioni di euro è dovuto totalmente al rialzo dei tassi di interesse, in quanto i debiti finanziari si sono ridotti di 6,6 milioni di euro. Il 2023 si è caratterizzato inoltre per un saldo netto positivo per 3,4 milioni di euro delle rettifiche di attività/passività finanziarie, a fronte di un saldo positivo di 4,5 milioni nell’anno precedente. Pertanto, l’utile ante imposte si è attestato a 422mila euro, rispetto a 68,2 milioni di euro del 2022, con un decremento del 99,4%. Considerato un rimborso di imposte per 7,7 milioni di euro, l’utile netto è pari a 8,2 milioni di euro. Nel corso del 2023 il Gruppo ha effettuato investimenti in immobilizzazioni materiali per 33,8 milioni di euro riguardanti impianti e macchinari per il 38,5%, per il 15,7%, per il 9,2% attrezzature e per il restante 36,6% immobilizzazioni materiali in corso.

Gli indici di bilancio
Gli indici di redditività hanno registrato una flessione rilevante: la redditività delle vendite (ROS) si è ridotta dall’8,65% allo 0,08%; la redditività dei mezzi propri (ROE) dal 10,90% è scesa all’1,34%; la redditività del capitale finanziario investito (ROI) dall’8,80% è passata allo 0,07%. Gli oneri finanziari lordi incidono sul fatturato per lo 0,95% rispetto allo 0,21% dell’esercizio precedente. L’indice primario di copertura delle immobilizzazioni (patrimonio/immobilizzazioni) è rimasto sostanzialmente invariato intorno a 2,16, un valore nettamente superiore a quello ottimale di 1,0. Gli indici di liquidità hanno registrato un aumento: l’indice di liquidità primaria è passato da 1,77 a 2,23 mentre l’indice di liquidità secondaria è salito da 2,94 a 3,63. La situazione finanziaria ha registrato un miglioramento: l’indice di indebitamento complessivo lordo è sceso da 0,47 a 0,37, mentre l’indice di indebitamento finanziario lordo è rimasto intorno a o,20. La posizione finanziaria netta si conferma negativa, passando da -73,9 milioni di euro nel 2022 a -58,4 milioni di euro nel 2023. La diminuzione del saldo passivo di 15,4 milioni di euro si spiega con l’aumento delle attività finanziarie (+8,8 milioni di euro) e con la diminuzione delle passività finanziarie (-6,6 milioni di euro).

ORI Martin, nel 2023 quasi 34 milioni di investimenti

 

Fonte: siderweb.com