Prezzi medi settimanali in US$/ton del minerale di ferro CFR North China (figura 1, scala di destra). In linea con le attese formulate la scorsa settimana, un nuovo blando ribasso (-0,2%) estende la flessione dal top registrato due settimane orsono (-1,4%), attenuando ulteriormente la condizione di ipercomperato formatasi in precedenza. Le curve tecniche lasciano presagire la continuazione del ri-tracciamento corrente.
Prezzi medi settimanali in US$/ton del carbone da Coke FOB Australia (figura 1, scala di sinistra). Un significativo recupero (+3,9%) contribuisce all’allontanamento della curva dei prezzi dai minimi fissati durante le scorse settimane, prefigurando la persistenza della fase reattiva.
Prezzi medi settimanali in US$/ton del coils a caldo FOB Black Sea (figura 2). Come profilato la scorsa settimana un ulteriore rialzo (+1,7%) amplia la performance dai minimi di metà maggio (+16,3%), consolidando i livelli dei prezzi nell’ambito della zona superiore del canale declinante. Le curve tecniche segnalano un potenziale rialzista ancora inespresso nel quadro di una volatilità in via di contrazione.
Prezzi medi settimanali in US$/ton del rottame CFR Turkey (figura 3). Si interrompe bruscamente (-2,9%) il movimento ascendente dei prezzi iniziato in aprile. Gli indicatori intercettano l’indebolimento, prospettando la continuazione della correzione verso la mediana del canale declinante.
Prezzi medi settimanali in US$/ton del nickel al London Metal Exchange (figura 4). In scia alla frenata della scorsa settimana si innesca un ribasso (-1,8%), che prefigura l’arresto della rimonta dei prezzi iniziata a fine marzo. Le curve tecniche colgono il cambiamento di direzione, profilandone il proseguimento.
Livelli medi settimanali del rapporto di cambio euro/dollaro USA (figura 5). Uno stallo pressoché perfetto lascia immutato il livello di cambio, confermandone la stabilizzazione sui valori correnti. Le curve tecniche evidenziano la perdita di direzionalità e volatilità del rapporto valutario, prefigurandone l’ulteriore stabilità.
Prezzi medi settimanali in US$/barrel del crude oil (figura 6). Realizzando le prospettive indicate la scorsa settimana, persistono i rialzi (+1,4%) che portano a +92,6% l’entità della rimonta dei prezzi dai minimi di aprile. Eventuali temporanee correzioni non sono destinate a compromettere l’intonazione ascendente, ben accompagnata dalle curve tecniche.
FONTE: SIDERWEB.COM