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I flussi commerciali italiani risentono del rallentamento dell’attività industriale a novembre. Un trend che si conferma leggendo i dati Istat, ed è più intenso sul fronte import (-2,2%) rispetto all’export (-0,4%) nel confronto con il mese precedente. A pesare sulle vendite è soprattutto il rallentamento dell’area euro, che ha ridotto dell’1,3% gli acquisiti di beni italiani.

A livello tendenziale invece l’export resta positivo per un +1% a novembre, mentre l’import sale addirittura del 3,4%. Nel confronto tra i dati aggregati sugli 11 mesi, infine, l’export recupera nel 2018 un 3,5% sul 2017.

«A novembre l’export registra una lieve flessione congiunturale che segue l’ampio incremento di ottobre – commenta l’Istat -. La flessione delle vendite di beni di consumo e di beni intermedi contribuisce al calo congiunturale. Le vendite di prodotti dell’industria farmaceutica (+0,9 punti percentuali), con particolare riguardo a quelle realizzate in Francia, e di prodotti dell’elettronica (+0,6 punti percentuali), in particolare verso la Spagna, forniscono il contributo più ampio all’aumento dell’export».

Il comparto metalli infine vede a livello tendenziale un +0,4% per le esportazioni, mentre il contributo all’import si ferma ad un +0,1%.

 

 

Fonte: siderweb.com

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