Le importazioni italiane di prodotti piani in acciaio inox, dopo il boom nel primo bimestre (+57,9% rispetto all’anno precedente), si sgonfiano a marzo. Secondo i dati doganali, infatti, tra gennaio e marzo del 2020 gli arrivi sono stati pari a 327.926 tonnellate, con un decremento del 2,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In volumi, il calo è stato pari a 9.424 tonnellate.
Unione europea: volumi in lieve contrazione
A fronte di una riduzione generalizzata, le importazioni dall’Unione europea tengono. L’Italia ha infatti acquistato dai Paesi dell’Ue 176.881 tonnellate di acciai piani inox, con una contrazione dello 0,3% (-505 tonnellate) rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Tra i 12 Paesi analizzati, 8 mostrano una contrazione dei commerci con il nostro Paese, mentre incrementano le vendite i Paesi Bassi (+7,3%), la Spagna (+52,0%), la Svezia (+14,6%) e l’Austria (+97,2%).
Marcia indietro dei Paesi extra Ue
I Paesi extra Ue mostrano una contrazione più marcata: i volumi scendono da 151.045 a 142.126 tonnellate, con una diminuzione del 5,9%. La quota dell’import italiano proveniente dai Paesi terzi scende quindi al 44,6% dal 46,1% dell’anno scorso. I tre principali fornitori di piani inox sono: Corea del Sud (31.887 tonnellate, +67,9%), Taiwan (27.087 tonnellate, -2,8%) e Cina (23.290 tonnellate, -49,4%).
fonte: siderweb.com