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Previsioni negative per l’acciaio made in Eu secondo ArcelorMittal. L’agenzia stampa Reuters ha riportato che il colosso siderurgico prevede un calo della produzione di acciaio in Europa di circa 1,5 milioni di tonnellate nel quarto trimestre rispetto all’anno precedente, a causa della riduzione della capacità produttiva dovuta all’indebolimento della domanda e all’impennata dei prezzi dell’energia.

Una previsione che starebbe avendo effetto anche sui listini dei piani del produttore su cui sarebbero stati annunciate riduzioni di prezzo nella speranza di stimolare la domanda.

Secondo quanto riferito a siderweb, ArcelorMittal avrebbe ridotto di 40 €/t i prezzi di offerta dei coils a caldo a livello europeo per le consegne di novembre: da 850 €/t a 810 €/t. Una mossa, questa, che potrebbe spingere i compratori ad aumentare gli ordini e quindi a una stabilizzazione dei prezzi sul mercato. Oppure, viceversa, i compratori potrebbero mantenere un atteggiamento attendista causando un’ulteriore pressione ribassista sulle quotazioni.

Tornando ai volumi la stessa ArcelorMittal all’inizio del mese dichiarato che avrebbe ridotto la produzione in Germania, Polonia e Spagna, in particolare fermando un altoforno in ciascun Paese nel tentativo di sostenere il mercato. Tentativo che probabilmente non ha dato i frutti sperati.

Sul fronte domanda ad incidere in maniera sensibile sarebbe ancora una volta il calo delle commesse nel settore automobilistico, a causa del deterioramento del clima economico e dell’aumento delle importazioni extraeuropee.

«Nel complesso, il sentiment dei clienti è oggi a un livello inferiore rispetto a quello registrato durante la crisi di Covid nel 2020», ha dichiarato un portavoce di ArcelorMittal Ue all’agenzia di stampa.

Nel secondo trimestre di quest’anno, il gruppo ha registrato un calo delle spedizioni totali di acciaio di quasi il 10% rispetto all’anno precedente, soprattutto a causa dell’impatto della guerra in Ucraina.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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