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A settembre di quest’anno la produzione di acciaio grezzo in Turchia è ammontata a 2,7 milioni di tonnellate, calando del 19% su base annua. Nei primi nove mesi, invece, l’output ha fatto segnare una flessione del 9,3% rispetto allo stesso periodo del 2021, fermandosi a 27,3 milioni di tonnellate. I dati sono stati pubblicati recentemente dall’Associazione dei produttori turchi di acciaio (TCUD).

La stessa TCUD ha riferito che a settembre i consumi di acciai finiti nel Paese sono scesi del 3,2% a 2,1 milioni di tonnellate, mentre a gennaio-settembre sono calati del 5,2% ammontando a 24,1 milioni di tonnellate. Entrambe le variazioni sono su base annua.

Quanto alle esportazioni, a settembre la Turchia ha spedito 1,4 milioni di tonnellate di acciaio, il 31,2% in meno, mentre nei primi nove mesi il dato è ammontato a 12,5 milioni di tonnellate, in calo del 15%.
Le importazioni sono aumentate dello 0,8% a settembre, raggiungendo 1,1 milioni di tonnellate, mentre sono diminuite del 5% a gennaio-settembre, per un totale di 11,3 milioni di tonnellate.
Come già riportato da siderweb, le importazioni di rottame sono ammontate a 1,39 milioni di tonnellate a settembre, facendo segnare un calo del 13,3% rispetto a settembre 2021. Nei primi nove mesi sono ammontate a 16,88 milioni di tonnellate, il 10,5% in meno su base annua.

La TCUD ha osservato che la quota rappresentata da elettricità e gas naturale sul totale dei costi dell’industria siderurgica turca è aumentata dall’8% al 30% nell’ultimo periodo e ciò ha comportato una significativa diminuzione della competitività dei produttori turchi nei mercati nazionali ed esteri nonché un calo della produzione. Il tasso di utilizzo della capacità produttiva è sceso dal 75% al 60% e la produzione potrebbe diminuire anche nel quarto trimestre di quest’anno.

A metà ottobre, la TCUD aveva previsto una riduzione di almeno il 10% per la produzione turca di acciaio dell’intero 2022, aggiungendo che i produttori locali stavano prendendo in considerazione l’eventualità di fermare gli impianti a causa degli elevati costi energetici.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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