Prosegue l’incremento dei prezzi del rottame in Turchia, seppur ad un ritmo inferiore rispetto alla seconda settimana di febbraio. Secondo quanto appreso, infatti, dopo il rincaro di 15-20 dollari la tonnellata fatto registrare due settimane or sono, negli ultimi sette giorni i prezzi si sono mossi in misura inferiore, mettendo a segno un aumento di 5 dollari la tonnellata rispetto al livello di venerdì 14 febbraio. La reazione a questi movimenti non si è ancora manifestata appieno sui mercati internazionali, che rimangono sostanzialmente stabili.
In Italia nell’ultima settimana si registrano oscillazioni molto limitate nelle quotazioni della materia prima. Per il prossimo futuro, visti appunto il rincaro turco e la relativa carenza di materiale, soprattutto quello di qualità superiore, gli operatori intervistati non escludono un possibile recupero delle quotazioni.
fonte: SIDERWEB.COM