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Nonostante il rifiato di settembre (-0,3%) la produzione mondiale di acciaio resta in crescita nel 2019, e fa segnare un +3,9% dopo i primi tre trimestri

I dati sull’output diffusi dalla World Steel Association indicano che la bilancia dei primi nove mesi dell’anno si è fermata a 1,391 miliardi di tonnellate.

Produzione mondiale in crescita nonostante il rifiato

Citare i meriti della Cina nella crescita pare ridondante, tuttavia quando un Paese produce quasi 748 milioni di tonnellate (che sono ben oltre la metà del totale) e sale dell’8,4% su base annua è difficile attribuire ad altri il maggior contributo alla crescita. L’incremento percentuale però fa aggiudicare a Pechino solo il secondo posto nella speciale classifica tra i 18 Paesi dalla produzione mensile superiore al milione di tonnellate.

 

Il primato resta saldamente nelle mani del Vietnam che registra una crescita in nove mesi del 53,8% con 15,5 milioni di tonnellate di produzione.

Sul terzo gradino del podio resta l’Iran con un +6% e 19,3 milioni di tonnellate.

Se il podio resta di fatto invariato si mescolano invece le carte nelle posizioni inferiori. La medaglia di legno va all’Ucraina con un +3,9% per 16,4 milioni di tonnellate di produzione. Quinta l’India con un +3,5% per 84,18 milioni di tonnellate, mentre gli Stati Uniti scendono al sesto posto con un +3,2% per 66,2 milioni di tonnellate.

Con gli Usa finiscono i Paesi capaci di mantenere il segno positivo rispetto al 2018 e si apre il capitolo di quelli in affanno.

La Corea del Sud (settima) riesce a limitare i danni a un -0,1% (54,1 milioni). Nel campo dello zero-virgola anche la Russia (ottava) con -0,9% di variazione e 53,77 milioni di tonnellate di output.

Al nono posto c’è la Spagna, primo Paese europeo, con un -1% per 10,6 milioni di tonnellate prodotte in nove mesi. Taiwan è scivolata in decima posizione con un -1,1% e 17 milioni di output.

La Francia (undicesima) apre invece la fascia del -3% (11,2 milioni di tonnellate), in cui rientrano anche il Giappone (dodicesimo) con -3,8% e 75,6 milioni di tonnellate e l’Italia, -3,9% per 17,6 milioni di tonnellate che le valgono il 13° posto in classifica.

Germania a parte -4,4% (30,5 milioni di tonnellate) i restanti Paesi registrano variazioni importanti, a partire dal Canada -5,1% (9,7 milioni di produzione) per seguire con il Brasile -7,3% (24,6 milioni di tonnellate prodotte), il Messico -8,2% (14,2 milioni di output) e la Turchia -10,1% per 25,2 milioni di tonnellate prodotte, pari a quasi 3 milioni di tonnellate in meno rispetto all’anno precedente.

Clicca qui per scaricare il dettaglio dei dati di produzione forniti dalla World Steel Association Produzione mondiale in crescita nonostante il rifiato

 

fonte:siderweb.com

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