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Nickel più stabile, ferrocromo e molibdeno in flessione.

Queste le stime sull’andamento delle materie prime relative all’acciaio inossidabile presentate da Wolfgang Lipp, analista dell’austriaca SMR Group, nel suo secondo intervento inserito all’interno del convegno organizzato da Assofermet e Centro inox «Il mercato dell’acciaio inossidabile».

 

Annunciati rincari per nickel pig iron: stabilizzazione all’orizzonte?
«Per quanto riguarda il nichel – spiega Lipp – in passato abbiamo molto parlato di nichel pig iron, la materia prima meno pura molto usata e prodotta in Cina e che ha contribuito a calmierare il prezzo del nickel. A questi livelli di contrazione delle quotazioni, però, questa tipologia di materia prima è quasi sparita. Tuttavia alcuni produttori, un paio di mesi, fa hanno annunciato alla nostra azienda di voler aumentare i prezzi e questo ci fa presupporre che le quotazioni del nickel abbiano raggiunto il minimo ed andranno a stabilizzarsi. Questa è una buona notizia anche per gli europei, perchè porterà ad essere maggiormente conveniente l’utilizzo del rottame, più diffuso nel vecchio continente». Inoltre, con i livelli attuali di prezzo, circa l’80% dei produttori di nickel ha costi di estrazione e commercializzazione in perdita.

 

Ferrocromo e molibdeno: prospettive al ribasso
«Il ferrocromo dovrebbe subire ancora flessioni nel corso dell’anno in base alle aspettative dei produttori che abbiamo interpellato – afferma Lipp-. Una flessione che ci attendiamo anche sul molibdeno sia perchè scenderà la domanda a causa di minori progetti di pipeline, ma anche per l’arrivo di un nuovo produttore in Sudamerica».
L’analista ha chiuso la sua presentazione sul rottame, evidenziando come, al momento, le quotazioni siano a livelli inferiori al punto di equilibrio, ma che potrebbero beneficiare di una stabilizzazione soprattutto del nickel.

Fonte: siderweb.com