Skip to main content

Lo si era intuito già nel corso della conferenza stampa a seguito dell’ultimo Consiglio Europeo. Ma ieri il presidente della Commissione Europea Jan-Claude Junker lo ha detto in maniera ancor più esplicita, spiegando nel corso dell’eurogruppo che l’Ue sulla base dei meccanismi previsti dal WTO ha «l’obbligo» di riconoscere lo status di economia di mercato alla Cina.

Un’affermazione che ha scatenato la pronta replica del presidente di Federacciai Antonio Gozzi: «Le dichiarazioni di oggi del presidente della Commissione europea Juncker sul MES alla Cina sono molto negative per il nostro settore, temevamo il pasticcio e pasticcio è stato. Dopo oltre due anni di lavoro e impegno, dialoghi costruttivi per cercare di trovare una soluzione sensata e impedire il MES alla Cina per le ragioni più volte ricordate e sostenute da noi di Federacciai, assieme a tutti i siderurgici europei in sede UE, è questa la risposta della Commissione? Siamo davvero delusi e, aggiungo, molto sorpresi. Se avessimo saputo prima che i meccanismi del WTO obbligano a riconoscere lo status di economia di mercato alla Cina non avremmo sprecato nemmeno un secondo del nostro fiato. Non capiamo come Juncker possa parlare oggi in questo modo di dazi e di paragoni con gli Stati Uniti, ci sentiamo presi in giro».
Junker ha infatti ribadito come la strategia proposta dalla commissione preveda una revisione del sistema dazi che sleghi i provvedimenti di unfair trade dal possesso o meno dello status di economia di mercato, una proposta che non ha mai convinto le imprese che si sentono minacciate dal cambio di status cinese.
«A questo punto – conclude Gozzi – non ci resta che auspicare con decisione che qualcosa di forte accada in questi giorni e che venerdì prossimo i ministri per il commercio estero non sostengano le proposte della Commissione».
Il 9 novembre è infatti stata convocata una nuova maxi manifestazione di protesta di tutte le aziende minacciate dal MES cinese che a questo punto rischia di preannunciarsi non priva di tensione.

 

Fonte: siderweb.com