Il 2005 passerà agli annali “siderurgici” come periodo di crescita produttiva mondiale. Per l’Ue, però, sono stati dodici mesi in frenata. Secondo le ultime rilevazioni dell’IISI, l’output totale è stato di un miliardo e 107 milioni di tonnellate, il 7% in più del 2004. nel solo mese di dicembre (95,9 mln ton.) l’incremento produttivo è stato del +6,2% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
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Per l’Ue 25, così come per l’Ue a soli 15 membri, il bilancio è negativo: con poco più di 186 milioni di tonnellate, la produzione è calata in un anno del 3,7% che sottende riduzioni anche più pesanti. E’ il caso della Germania che retrocede dell’11,7%, del Belgio (-12%), della Repubblica Ceca (-12%) e della Polonia (-19%). Fa meglio l’Italia che, superando la soglia dei 29 milioni di tonnellate, mette a segno un+2,6%.
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Non conosce freno l’Asia che ha sfornato 567 milioni di tonnellate contro i 484 milioni del 2004 (+17%). La sola Cina ha mancato di un soffio i 350 milioni di tonnellate iscrivendo comunque nel bilancio produttivo un +28,3%. Cresce anche l’India (+16,7%) mentre resta stazionario il Giappone.
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Il segno negativo si abbatte anche sull’America del Nord che chiude l’anno con 126 milioni di tonnellate, il 4,5% in meno del 2004. Meno pesante il rallentamento del Sud America che ha prodotto 45,3 milioni di tonnellate, l’1,5% in meno dei dodici mesi precedenti.
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Le due tabelle seguenti completano la carrellata mondiale:
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