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Importazioni ai massimi dal 2007. Questo, in estrema sintesi, quanto emerge dalla lettura dei dati relativi al commercio estero europeo di acciaio diffusi da Eurofer e raccolti nella ricerca Economic and Steel Outlook 2017-2018.

Quanto all’export verso i Paesi terzi, il terzo trimestre dello scorso anno ha evidenziato – rispetto al medesimo periodo del 2015 – un ulteriore calo del 5%. A livello generale, il 2016 ha fatto registrare una contrazione complessiva dell’11%.

Import: 2016, anno da record

Le importazioni di acciaio dai Paesi terzi hanno messo a segno un incremento del 10% nel terzo trimestre del 2016 – e in confronto al medesimo periodo del 2015 – e, secondo le prime stime, negli ultimi tre mesi dello scorso anno il dato potrebbe centrare un’ulteriore salita del 5%. Fiammate in coda al 2016 che pongono il 2016 come l’anno da record in termini di arrivi di materiale siderurgico dal 2007.

Le importazioni di prodotti finiti, inoltre, nello scorso anno sono salite rispetto al 2015 del 10%, con andamento analogo per piani e lunghi. Nel report diffuso dall’associazione continentale dei produttori siderurgici si afferma inoltre a chiare lettere che, nonostante l’istituzione di dazi su numerosi prodotti in acciaio, i volumi di import sono saliti nella seconda metà del 2016.

Guardando all’origine delle merci, per quanto riguarda i piani, i principali partner commerciali dell’Ue sono la Cina, la Russia e la Corea del Sud che, complessivamente, raggiungono il 51% del totale. Per i lunghi, con una quota del 56%, si trovano la Turchia, la Russia, l’Ucraina e la Bielorussia.

Export che punta verso il basso

Il trend discendente delle esportazioni di acciaio europeo nel terzo trimestre (-5% rispetto allo stesso periodo del 2015), secondo Eurofer si confermerà anche nei dati relativi agli ultimi tre mesi del 2016. Se così sarà, lo scorso anno le acciaierie continentali avranno esportato l’11% in meno rispetto al 2015.

Piani e lunghi tra agosto e settembre 2016 hanno ceduto in termini di export in maniera pressoché analoga, con i primi che hanno perso sul terzo trimestre dell’anno precedente il 5% e i secondi il 6%.
Ma dove è spedito l’acciaio europeo? I prodotti piani sono principalmente diretti verso Stati Uniti e Turchia, mentre i lunghi verso Algeria, Turchia e ancora verso gli States.

 

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com

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