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«Risolvere le distorsioni di mercato causate dall’overcapacity mondiale». Questo l’appello che l’associazione dei produttori siderurgici europei Eurofer ha rinnovato alla vigilia dell’apertura della riunione a Berlino del Global Forum on Steel Excess Capacity.

 

L’organismo voluto dopo la riunione del G20 del settembre 2016 è tornato a riunirsi per valutare i dati relativi all’overcapacity raccolti dall’OECD, che ha stimato a dicembre 2016 un eccesso di capacità produttiva installata nel mondo pari a 700 milioni di tonnellate.

«Questo è un sintomo del disagio che affligge il settore siderurgico – ha rimarcato il direttore generale di Eurofer Axel Eggert riferendosi al dato rilevato dall’organismo statistico -. È in atto un mix di distorsioni di mercato causato da politiche sconsiderate in diverse regioni del mondo che è pestilenziale, e danneggia il funzionamento del mercato a tutti i livelli».

Eggert sotto la voce «distorsioni» include: sussidi diretti e indiretti, misure di sostegno governative e accordi finanziari capaci di alterare la normale attività.

I produttori europei si sono appellati ai membri del forum per chiedere uno sforzo comune sulla soluzione di queste distorsioni per riuscire a creare un «campo di gioco» omogeneo per tutti i paesi produttori.

«L’eccesso di capacità globale non giova a nessuno – conclude Eggert -, ma è una certezza che l’industria siderurgica europea è stata particolarmente colpita dagli effetti di queste distorsioni. Il mercato unico aperto dell’UE attira l’acciaio prodotto in dumping all’estero che non trova sbocchi tra i normali clienti delle principali mete di esportazione locale. Questo sta avvenendo nonostante l’Europa abbia ridotto la sua sovraccapacità strutturale. Questa situazione non può continuare. Non è sostenibile Il Forum globale deve raggiungere un accordo concreto che affronti e risolva la piaga della sovraccapacità globale».

 

 

 

Fonte: siderweb.com