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A chi sembrava una quota da capogiro quella del 265,8% di dazio sui prodotti cinesi, chissà cosa dirà ora che a quella cifra si somma un 256,4% di sanzione protezionistica contro le sovvenzioni statali.

Un’aggiunta che fa arrivare i dazi complessivi contro sull’acciaio laminato a freddo, utilizzato per la produzione di auto e lavatrici di provenienza dalla Cina, alla cifra astronomica del 500%.
L’obiettivo è quello di erigere un argine ancora più alto contro l’inondazione di importazioni cinesi, con diverse realtà coinvolte come: Baosteel Group, uno dei maggiori gruppi siderurgici cinesi, e le controllate di Ansteel Group. Nel documento diffuso dal Dipartimento del commercio dazi molto inferiori invece sono stati imposti ai produttori giapponesi.
Una manovra che ha portato la Cina ad accusare gli Usa di protezionismo ingiustificato, con il rischio addirittura dell’apertura di una controversia internazionale al WTO.

Fonte: siderweb.com

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