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Potrebbe essere annunciata questa settimana la nascita del secondo gruppo siderurgico mondiale. Tale la portata della fusione tra i giganti cinesi Baosteel e Wuhan Group che darà vita ad un colosso da quasi 61 milioni di tonnellate di produzione (in accordo con i dati 2015 diffusi dalla WSA).

A giorni l’ufficialità
A dedicare ampio spazio all’operazione il China Business, ma la notizia è ormai rimbalzata su tutti i principali quotidiani economici del pianeta.
Ad accendere l’interesse planetario sulla notizia, nonostante fosse già stata annunciata nei mesi scorsi, la possibilità di considerarla come una prima risposta concreta all’appello lanciato dal G20 sulla riduzione della sovraccapacità cinese.
Secondo le indiscrezioni Baosteel starebbe per chiudere a giorni l’operazione di acquisizione di Wuhan Iron and Steel Group, grazie al nulla osta da parte del Governo alla creazione del nuovo gruppo.

 

Ora atteso il matrimonio Hebei e Shougang
Se i rumor siderurgici venissero confermati così come è stato per l’operazione Baosteel-Wuhan, nei prossimi mesi bisognerà aspettarsi l’arrivo di un secondo colosso cinese, vale a dire quello che potrebbe nascere dalla fusione di Hebei e Shougang (le prime indiscrezioni hanno iniziato a circolare da agosto). In questo caso le potenzialità produttive del nuovo colosso indicano un possibile output da 76,3 milioni di tonnellate.
La strategia di fondo a queste operazioni sarebbe quella di dare vita a due mega gruppi siderurgici uno a nord ed uno a sud del territorio cinese, che possano poi funzionare anche come poli attrattivi in cui far confluire le società siderurgiche più piccole al fine di concretizzare il più volte annunciato percorso di riduzione dell’overcapacity.

 

 

Fonte: siderweb.com

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