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Sfiora i 10 milioni di tonnellate il deficit della bilancia commerciale siderurgica italiana. Secondo i dati Istat elaborati dall’Ufficio Studi di siderweb, infatti, tra gennaio e novembre le importazioni hanno superato le esportazioni di 9,959 milioni di tonnellate, contro i -8,670 milioni di tonnellate del medesimo periodo del 2017. Entrando nel dettaglio, le importazioni sono state pari a 27,246 milioni di tonnellate, mentre le esportazioni a 17,287 milioni di tonnellate.

Importazioni – L’import, nei primi undici mesi del 2018, è stato di 27,246 milioni di tonnellate, con un aumento del 5,8% rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso (+1,492 milioni di tonnellate). L’undicesimo mese dell’anno conferma la tendenza al rallentamento della crescita delle importazioni, che nei primi 10 mesi del 2018 era pari al +8,2%. I lunghi si confermano la categoria più dinamica, con un incremento del 12,2% rispetto ai primi 11 mesi dell’anno scorso (3,204 milioni di tonnellate), seguiti dalle materie prime (+11,1% a 8,218 milioni di tonnellate), dai semilavorati (+5,8% a 3,679 milioni di tonnellate) e dai piani (+1,7% a 11,333 milioni di tonnellate). In calo, invece, gli acquisti di tubi (-7,0% a 812mila tonnellate).

Esportazioni – Per ciò che concerne l’export nazionale di acciaio, invece, i volumi crescono dell’1,2%, per un totale di 17,288 milioni di tonnellate. La categoria di prodotti che incrementa maggiormente, in termini di tonnellaggio, è quella delle materie prime (+16,6% a 606mila tonnellate), seguita dai semilavorati (+10,7% a 1,259 milioni di tonnellate), dai tubi (+5,5% a 2,990 milioni di tonnellate) e dai lunghi (+0,9% a 5,908 milioni di tonnellate). In controtendenza, invece, i piani: -3,2% a 6,526 milioni di tonnellate.

 

 

Fonte: siderweb.com 

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