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La Commissione europea ha annunciato «l’apertura di un procedimento antidumping relativo alle importazioni nell’Unione di determinati prodotti piani laminati a caldo, di ferro, di acciai non legati o di altri acciai legati originari della Turchia (disponendone la registrazione; ndr) a seguito di una denuncia presentata da Eurofer».

I prodotti soggetti a registrazione sono attualmente classificati con i codici NC 7208 10 00, 7208 25 00, 7208 26 00, 7208 27 00, 7208 36 00, 7208 37 00, 7208 38 00, 7208 39 00, 7208 40 00, 7208 52 10, 7208 52 99, 7208 53 10, 7208 53 90, 7208 54 00, 7211 13 00, 7211 14 00, 7211 19 00, ex 7225 19 10 (codice TARIC 7225 19 10 90), 7225 30 90, ex 7225 40 60 (codice TARIC 7225 40 60 90), 7225 40 90, ex 7226 19 10 (codice TARIC 7226 19 10 90), 7226 91 91 e 7226 91 99.

Eurofer «ha chiesto che le importazioni del prodotto in esame fossero sottoposte a registrazione ai fini dell’applicazione retroattiva di misure nei confronti di tali importazioni a decorrere dalla data della registrazione» e «nella fase attuale la Commissione dispone di elementi di prova sufficienti del fatto che le importazioni del prodotto in esame dalla Turchia siano oggetto di dumping».

Tanto che la stessa Commissione ha concluso che «esistono elementi di prova sufficienti a giustificare la registrazione delle importazioni del prodotto in esame» al fine di garantire che, «se dalle risultanze dell’inchiesta dovesse emergere la necessità di istituire dazi antidumping, tali dazi possano essere riscossi a titolo retroattivo sulle importazioni registrate, purché siano soddisfatte le condizioni necessarie, conformemente alle disposizioni giuridiche applicabili».

Da notare che «secondo le asserzioni contenute nella denuncia che ha portato all’apertura dell’inchiesta antidumping, per il prodotto in esame i margini di dumping stimati sono compresi tra il 4 % e l’8 % e i livelli di eliminazione del pregiudizio oscillano tra il 10 % e il 25 %. L’importo dei dazi che potrebbero essere riscossi in futuro «può essere stimato al livello del margine di dumping più alto previsto in base alla denuncia, ossia l’8%».

Eurofer ha ovviamente «accolto con favore l’inizio della registrazione delle importazioni turche di acciaio laminato a caldo. Ciò potrebbe potenzialmente portare all’applicazione retroattiva di dazi antidumping normalmente previsti per gennaio 2021. La registrazione aiuta a evitare picchi di importazione opportunistici prima dell’imposizione di dazi successivi. In pratica, qualsiasi importazione in entrata nell’UE dalla Turchia a partire dal 14 novembre 2020 potrebbe essere soggetta a dazi antidumping in futuro».

Secondo Axel Eggert, direttore generale di Eurofer, infatti, «le procedure antidumping sono lente e richiedono molto tempo per essere implementate. Anche se l’inchiesta di quattordici mesi è in corso, le importazioni rimarranno volatili e possono influenzare rapidamente il mercato dell’Ue. La registrazione è, quindi, uno strumento fondamentale per garantire l’efficacia degli strumenti di difesa commerciale dell’Ue».

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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