Il mercato europeo del rottame è di nuovo in preda alla confusione a causa dell’aumento dei prezzi spinta da una grave carenza di materiale di buona qualità (E8 e E40). L’andamento dei prezzi nel mercato domestico europeo sta continuando ad avvenire nonostante le battute di arresto del comparto in altre zone cruciali del mondo come la Turchia.
Venerdì scorso, alcune società di rottami italiane hanno deciso di sospendere le vendite a causa degli aumenti dei propri fornitori e stanno adottando un atteggiamento attendista. I prezzi nel paese dovrebbero salire di nuovo dopo l’aumento iniziale di 20 euro la tonnellata mese su mese, registrato nei contratti con consegna a giugno.
In Italia si prevede che la qualità E8 aumenterà fino a raggiungere i 500 euro la tonnellata consegnati. Il livello di 500 euro è stato registrato l’ultima volta in Italia nel 2008, prima che i prezzi dell’acciaio crollassero durante la crisi finanziaria globale.
Si dice che i grandi stabilimenti del nord Europa acquistino E8 ed E40 a 50-60 euro la tonnellata in più rispetto al mese scorso. C’è però ancora confusione nel mercato soprattutto a causa del fatto che in Turchia i prezzi sono scesi leggermente dai record di metà maggio.
In precedenza, il divario tra prezzi italiani e francesi e tedeschi era di circa 30 euro la tonnellata, con l’Italia che registrava i livelli più alti d’Europa. Nell’ultima settimana, però, le offerte di rottame in Francia e Germania sono arrivate ai livelli italiani, con E8 di qualità mista e E40 a 450 euro la tonnellata consegnati in media.
I produttori di acciai lunghi in Europa stanno registrando ancora buoni ordinativi e nel brevissimo periodo una discesa dei prezzi del rottame in Europa non sembra essere in preparazione.
Le restrizioni all’esportazione rimangono possibili
La Commissione europea sta valutando modifiche ai regolamenti UE sulle spedizioni di rifiuti che potrebbero rivelarsi di “enorme importanza” e potenzialmente altamente dannosi per i flussi di esportazione di rottami ferrosi. Così ha detto martedì Olivier François di Galloo alla World Recycling Convention del Bureau of International Recycling (BIR).
Una delle priorità stabilite per la revisione dei regolamenti è limitare le esportazioni di materiali designati come “rifiuti”, inclusi molti dei materiali prodotti dall’industria del riciclaggio. L’Europa genera eccedenze di “materie prime secondarie di qualità” che non potrebbero essere assorbite dal suo mercato interno e quindi «non pensiamo che le spedizioni di rifiuti debbano essere ulteriormente limitate», ha affermato Julia Blees, Senior Policy Officer presso la Confederazione europea delle industrie del riciclaggio. François ha convenuto che una tale mossa potrebbe portare a “tensione” dato che “molti paesi in via di sviluppo hanno bisogno della materia prima”.
Secondo entrambi i relatori, la frase chiave nelle nuove proposte della Commissione è che gli utenti nei paesi importatori dovrebbero operare a “condizioni ampiamente equivalenti” a quelle che si applicano ai consumatori nell’UE. Questo sia in termini di salute umana che di protezione dell’ambiente.
Aurelio Braconi, Senior Manager – Circular Economy and Raw Materials presso l’associazione europea dell’acciaio eurofer ha descritto i cambiamenti probabili a causa del Green Deal europeo come uno “tsunami” legislativo. Ha espresso preoccupazione per il potenziale di un divario crescente tra pratiche e standard in Europa rispetto al resto del mondo. È importante, ha affermato, che i paesi importatori di rottame applichino “condizioni equivalenti” in termini, ad esempio, di una gestione ecologicamente corretta.
Descrivendo i rottami come “una materia prima essenziale”, Braconi ha osservato: «Vogliamo utilizzare più rottami ferrosi, riciclare più rottami ferrosi in nuovo acciaio e nuovi prodotti, per aumentare la nostra efficienza delle risorse. Molti produttori stanno cercando modi per “ampliare il proprio portafoglio di prodotti provenienti da rottami”, ma per raggiungere questo obiettivo, non è solo una questione di domanda e offerta, ma anche di qualità della fornitura» ha concluso.
FONTE: SIDERWEB.COM