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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Minerale di ferro CFR North China (figura 1, scala di destra). Confermando le attese formulate la scorsa settimana, un ulteriore ribasso (-7,5%) estende a -9% la flessione dei prezzi dai massimi di tre settimane orsono. La velocità della caduta compromette la tenuta del canale ascendente, prefigurandone l’arresto. Le curve tecniche lasciano presagire la persistenza della fase declinante. Prezzi medi settimanali in US$/ton del Carbone da Coke FOB Australia (figura 1, scala di sinistra). La dinamica appare in decisa controtendenza rispetto a quella del minerale e, come prospettato la scorsa settimana, continua nel suo movimento rialzista: +8% in settimana; +30,4% dai minimi di metà agosto. Il movimento si orienta verso i livelli di settembre dello scorso anno.

Persiste il rapido recupero del coke

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Coils a caldo FOB Black Sea (figura 2). Com’era stato profilato la scorsa settimana, prende corpo l’attesa correzione (-0,5%) susseguente al rallentamento del trend rialzista consolidatosi dallo scorso mese di maggio. Ancorché il blando ri-tracciamento contribuisca all’allentamento della situazione di ipercomprato, l’indebolimento appare destinato a continuare.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Rottame CFR Turkey (figura 3). Un nuovo calo (-0,5%) amplia a -2,1% l’entità della flessione avviatasi due settimane fa, realizzando così le prospettive formulate la scorsa settimana. La posizione delle curve tecniche delinea la continuazione della moderata fase correttiva.

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Prezzi medi settimanali in US$/ton del Nickel al London Metal Exchange (figura 4). Smentendo le prospettive di risalita verso i massimi di tre settimane fa, i prezzi si volgono al ribasso (-4,2%), portando a -6,5% l’ampiezza della correzione dal top d’inizio settembre. L’attacco portato alla linea di supporto del canale ascendente e la posizione assunta dagli indicatori tecnici concorrono a prolungare la caduta delle quotazioni.

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Livelli medi settimanali del rapporto di cambio Euro/dollaro USA (figura 5). Un improvviso scivolone (-1,3%) allontana l’euro dal massimo contro dollaro registrato a inizio settembre (-1,6%). Le curve tecniche intercettano il movimento correttivo, accompagnandone l’evoluzione verso nuovi minimi di periodo.

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Prezzi medi settimanali in US$/barrel del Petrolio (figura 6). L’evidente stallo dinamico consegue al drastico calo della volatilità e della direzionalità delle quotazioni del greggio, la cui evoluzione appare destinata a consolidarsi ulteriormente nell’ambito di un corridoio sostanzialmente laterale.

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FONTE: SIDERWEB.COM