Riorganizzazione e consolidamento. Secondo gli esperti, queste saranno le due parole d’ordine del settore siderurgico cinese nel 2006. Quest’anno, quindi, si caratterizzerà più per le acquisizioni e le fusioni che per i saliscendi dei prezzi, che avevano profondamente inciso sui mercati mondiali nell’ultimo biennio.
Tre sono i motivi fondamentali di questo importante cambiamento. Innanzi tutto la frammentazione dell’industria cinese dell’acciaio, che oggi conta più di 1.400 produttori, molti al di sotto della “dimensione ottima”. In secondo luogo la diminuzione dei prezzi degli scorsi mesi e l’aumento del costo delle materie prime, che stanno erodendo i margini di molte imprese, rendendone la permanenza sul mercato sempre più difficile. Infine la forte volontà del governo cinese, deciso ad operare una razionalizzazione del settore.
Le avvisaglie di questo cambiamento si sono già manifestate negli ultimi mesi, con l’acquisto del 37% di Valin da parte di Mittal, del 100% di Xingtai Machinery & Mill Roll da parte di Sinosteel, con l’accordo di cooperazione strategica tra Wugang e Baosteel, con l’intesa tra Magang e Baosteel e con molti altri esempi minori. Ma questo sembra essere solo l’inizio. Mittal, infatti, vuole aumentare la sua presenza con una partecipazione in Kuming Iron and Steel e una in Baotou Iron and Steel, Arcelor segue con attenzione Laiyang Iron and Steel e Pohang Iron and Steel (Corea del Sud) vuole partecipare alla riorganizzazione di Tieben, azienda chiusa di recente per irregolarità finanziarie e ambientali.
Quindi il 2006 si preannuncia come l’anno del riassetto societario della siderurgia cinese, riassetto che, secondo gli analisti, porterà cospicui benefici al settore nel suo complesso.
Tre sono i motivi fondamentali di questo importante cambiamento. Innanzi tutto la frammentazione dell’industria cinese dell’acciaio, che oggi conta più di 1.400 produttori, molti al di sotto della “dimensione ottima”. In secondo luogo la diminuzione dei prezzi degli scorsi mesi e l’aumento del costo delle materie prime, che stanno erodendo i margini di molte imprese, rendendone la permanenza sul mercato sempre più difficile. Infine la forte volontà del governo cinese, deciso ad operare una razionalizzazione del settore.
Le avvisaglie di questo cambiamento si sono già manifestate negli ultimi mesi, con l’acquisto del 37% di Valin da parte di Mittal, del 100% di Xingtai Machinery & Mill Roll da parte di Sinosteel, con l’accordo di cooperazione strategica tra Wugang e Baosteel, con l’intesa tra Magang e Baosteel e con molti altri esempi minori. Ma questo sembra essere solo l’inizio. Mittal, infatti, vuole aumentare la sua presenza con una partecipazione in Kuming Iron and Steel e una in Baotou Iron and Steel, Arcelor segue con attenzione Laiyang Iron and Steel e Pohang Iron and Steel (Corea del Sud) vuole partecipare alla riorganizzazione di Tieben, azienda chiusa di recente per irregolarità finanziarie e ambientali.
Quindi il 2006 si preannuncia come l’anno del riassetto societario della siderurgia cinese, riassetto che, secondo gli analisti, porterà cospicui benefici al settore nel suo complesso.
*********************************
Rispettando la legge sul diritto d’autore, siamo stati espressamente autorizzati da Siderweb S.p.A. alla pubblicazione di parte dei contenuti del sito www.siderweb.com.