Prezzi medi settimanali in US$/ton del minerale di ferro CFR North China (figura 1, scala di destra). Nell’ambito della fase oscillatoria laterale consolidata dal mese di settembre dello scorso anno, un nuovo rialzo (+6,4%) estende il recupero avviatosi a inizio mese (+9%). Con il superamento delle resistenze risalenti ai mesi di febbraio e marzo, le curve tecniche profilano il proseguimento della salita verso i massimi di gennaio. Prezzi medi settimanali in US$/ton del carbone da Coke FOB Australia (figura 1, scala di sinistra). Come prospettato la scorsa settimana, l’eccesso ribassista cumulatosi nel corso del pesante ribasso avviatosi dai massimi di marzo innesca una reazione (+1,3%), che potrebbe preludere ad un più consistente rimbalzo destinato a riequilibrare il mercato.
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Prezzi medi settimanali in US$/ton dei coils a caldo FOB Black Sea (figura 2). Un altro leggero ribasso (-0,5%), pur ampliando il declino dai massimi di metà febbraio (-26,8%), estende di fatto la frenata in corso da due settimane nella zona inferiore del corridoio declinante. Le curve tecniche, ancorché in orientamento ancora ribassista, delineano sempre più probabile il prossimo esaurimento della flessione.
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Prezzi medi settimanali in US$/ton del rottame CFR Turkey (figura 3). Anziché persistere al ribasso, la curva delle quotazioni inverte la direzione (+4%), valicando al rialzo la mediana del canale declinante e puntando verso la resistenza di metà aprile. Le curve tecniche intercettano la contrazione della volatilità e della direzionalità dei prezzi, prospettando la continuazione della fase corrente nel quadro di un più generale assestamento laterale.
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Prezzi medi settimanali in US$/ton del nickel al London Metal Exchange (figura 4). Come prefigurato la scorsa settimana, un blando recupero (+0,8%) riporta i valori sui livelli fissati a inizio maggio, corrispondenti al limite superiore del canale declinante. Gli indicatori confermano la tendenza alla sostanziale stazionarietà.
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Livelli medi settimanali del rapporto di cambio euro/dollaro USA (figura 5). Nel quadro di un sistematico e progressivo indebolimento, l’eurovaluta perde ancora terreno rispetto ai livelli di inizio mese (-0,3%), approssimandosi ulteriormente ai minimi di febbraio. Le curve tecniche lasciano presagire la persistenza del movimento ribassista.
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Prezzi medi settimanali in US$/barrel del crude oil (figura 6). Realizzando le attese formulate la scorsa settimana, un nuovo rialzo (+2,8%) conferma la tendenza ascendente iniziata tre settimane orsono (+41%). Pur intercettando un rallentamento della fase rialzista, le curve tecniche individuano nel massimo registrato nella seconda settimana di aprile l’obiettivo della corrente ripresa dei prezzi.
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FONTE: SIDERWEB.COM