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La Cina ha deciso di premere sull’acceleratore per il consolidamento della propria industria siderurgica.

L’agenzia di stampa cinese Xinhua ha riferito che sarebbe imminente la presentazione delle linee guida per fusioni e ristrutturazioni nella filiera siderurgica. L’obiettivo è quello già dichiarato nel 2016, vale a dire raggiungere entro il 2025 un assetto tale da poter produrre il 70% dell’acciaio cinese tramite dieci gruppi industriali di dimensione primaria. Un piano di consolidamento che dovrebbe risolvere in un colpo solo sia il problema della sovraccapacità, con un taglio produttivo di 150 milioni di tonnellate entro il 2020, sia quello degli impianti obsoleti, con conseguenti miglioramenti di performance anche in termini ambientali.

Lo stesso vice segretario generale della China Iron and Steel Association, Li Xinchuang, ha ricordato che, rispetto ai grandi gruppi mondiali, il divario di potere competitivo delle aziende cinesi resta alto, e il consolidamento sarà un’operazione importante.

L’industria siderurgica cinese nel 2018 ha registrato profitti pari a 470,4 miliardi di yuan (circa 70 miliardi di dollari), con un incremento del +39,3% su base annua. La produzione di acciaio grezzo è cresciuta del 6,6%, fino a raggiungere lo scorso anno i 928,26 milioni di tonnellate.

 

 

Fonte: siderweb.com

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