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Uno 0,1%: di tanto ha rallentato il tasso di crescita della produzione mondiale di acciaio a maggio nel confronto con aprile. Infatti il +2,5% annuo registrato nel quarto mese del 2014 si è trasformato in un +2,4%, fermando la bilancia produttiva globale a poco più di 684 milioni di tonnellate.

A livello mensile sono state prodotte, in accordo con i dati diffusi dalla World Steel Association, ben 141,2 milioni di tonnellate di cui la metà, come di consueto, in Cina.

Passando in rassegna i vari continenti, l’Europa si è assestata su di un +4,6%, dove spicca il +7,3% mensile della Germania, arrivata ad un soffio dai 4 milioni di tonnellate prodotte in soli 30 giorni. Male invece il maggio italiano a -0,8%. A livello annuo il gap è di molto ridotto: +4,9% per la Germania mentre l’Italia si assesta ad un +4,3%.
Da segnalare gli scricchiolii in arrivo dalla siderurgia turca, -2,2% annuo, e la battuta d’arresto di quella ucraina, -7,3% annuo, frutto anche delle note tensioni militari nel paese. Sostanzialmente stabili, ma con connotazioni diverse, Stati Uniti (+0,7%) e Brasile (-0,8%). Nonostante l’avvio di nuovi progetti produttivi la situazione in Algeria appare difficile: -19,8%.
Stabile infine anche la crescita della Cina, a 70,4 milioni di tonnellate mensili, che si assesta attorno al 2,6%-2,7%.

In allegato il report completo di tutti i dati, stilato dalla World Steel Association.

Fonte: siderweb.com

2014-05_Production_Figures.pdf

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