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Una nuova indagine antidumping che vede coinvolta l’Italia è stata avviata dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti: si intende determinare se i raccordi in acciaio forgiato italiani siano esportati negli USA a prezzi troppo inferiori rispetto a quelli del mercato a stelle e strisce.

 

Oltre all’Italia, nelle verifiche sono coinvolte Cina e Taiwan. Cina che rischia anche di vedersi applicare dazi compensativi, essendo sotto ulteriori indagini per il sospetto che i produttori cinesi ricevano «sovvenzioni sleali» da parte dello stato.

Gli accertamenti del Commercio hanno avuto origine a seguito della richiesta avanzata, lo scorso 5 ottobre, da Bonney Forge Corporation e dalla United Steel, Paper and Forestry, Rubber, Manufacturing, Energy, Allied Industrial and Service Workers International Union. Secondo le loro stime, l’Italia esporterebbe negli Stati Uniti raccordi in acciaio forgiato con un margine in dumping tra il 18,66 e l’80,20%.

Una decisione preliminare della US International Trade Commission è attesa non oltre il 20 novembre. A seconda del suo esito, proseguirà o meno l’iter verso l’applicazione di dazi.

Nel corso del 2016, ricostruisce la scheda informativa del Dipartimento del Commercio, dall’Italia sono state importate negli USA oltre 5mila tonnellate di raccordi in acciaio forgiato, per un valore di 21,2 milioni di dollari.

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com

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