Non si è fatta attendere la reazione dei produttori europei di acciaio rappresentati da Eurofer all’annuncio dell’ormai prossimo varo dei dazi americani sull’acciaio.
A poche ore dalle dichiarazioni ufficiali del presidente Donald Trump che hanno confermato l’introduzione permanente di rincari del 25% sull’acciaio in entrata, in accordo con il report della Section 232 presentato dal Dipartimento del Commercio USA.
Sulla base dei dati 2017 presentati da Eurofer i nuovi dazi andranno ad impattare sul totale di 35 milioni di tonnellate di acciaio importati dagli Stati Uniti per un controvalore di 30 miliardi di dollari.
«Da un giorno all’altro, le esportazioni di acciaio dell’UE verso gli Stati Uniti – pari a 5 milioni di tonnellate nel 2017 – saranno drasticamente ridotte del 50% o più – spiega il direttore generale di Eurofer Axel Eggert -. Lo stesso avverrà con tutti gli altri Paesi che esportano acciaio negli Stati Uniti. Prevediamo che i nuovi provvedimenti potrebbero limitare le importazioni statunitensi fino a un massimo di 20-25 milioni di tonnellate. In pratica più della metà delle importazioni totali dell’UE del 2017 quantificabili in 40 milioni di tonnellate. Nel contesto attuale della massiccia capacità globale di acciaio in eccesso, i mercati saranno costretti a intraprendere azioni preventive per evitare l’interruzione del mercato interno a seguito del probabile dirottamento dei flussi commerciali destinati in precedenza agli Usa».
Eurofer ha quindi chiesto apertamente che i governi continuino a concentrarsi sull’affrontare le cause profonde dell’overcapacity globale, comprese raccomandazioni per forti sussidi e discipline di sostegno perseguite nel quadro del Forum mondiale sulle capacità in eccesso di acciaio in programma 7-9 marzo a Parigi.
«Accogliamo con favore l’annuncio della Commissione Ue sul fatto che verranno adottate misure appropriate e rapide per salvaguardare gli interessi e i posti di lavoro nel nostro settore – conclude Eggert -. L’UE non deve permettere che la moderata ripresa nel nostro settore nell’ultimo anno venga ora distrutta proprio da più importante alleato politico dell’Unione».
Fonte: siderweb.com