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Un 2017 in lieve aumento, mentre a gennaio 2018 le banchine di Porto Marghera hanno lavorato forsennatamente per movimentare prodotti in acciaio. Questo, in breve, l’andamento delle importazioni di materie prime, semilavorati e materie prime siderurgiche nello scalo veneto.

 

 

Import a quota 3,7 milioni nel 2017

 

Il 2017 si è chiuso con sbarchi sostanzialmente in linea con il 2016 a Porto Marghera. Gli arrivi di materie prime, semilavorati e prodotti finiti sono stati pari a 3,7 milioni di tonnellate, con un marginale incremento rispetto al 2016 (+1,4%). Entrando maggiormente nel dettaglio, le materie prime sono state testimoni di un netto aumento rispetto all’anno precedente: il preridotto è salito da 428 a 455mila tonnellate (+6,3%), il rottame da 79 a 154mila tonnellate (+95,3%) e la ghisa da 1,067 a 1,082 milioni di tonnellate (+1,4%), mentre i semilavorati mostrano un passo indietro, cedendo oltre 64mila tonnellate (-6,2%) e fermandosi a 967mila tonnellate. Sul versante dei finiti, i coils crescono del 3,1% (896mila tonnellate), le lamiere perdono il 6,7% (132mila tonnellate), la vergella cede il 60,4% (9mila tonnellate) e gli arrivi di tubi si azzerano.

 

 

Gennaio parte sopra le 450mila tonnellate

 

Il 2018 parte con volumi in crescita per Porto Marghera. Nel primo mese dell’anno, infatti, gli arrivi sono stati pari a 465mila tonnellate, con un incremento del 17,2% rispetto al medesimo mese del 2017, quando furono pari a 397mila tonnellate. L’incremento di gennaio è stato trainato da due prodotti: la ghisa, passata da 88 a 159 mila tonnellate (+80,5%) ed il preridotto, salito da 48 a 75mila tonnellate (+55,4%), mentre gli altri prodotti rilevati hanno subito variazioni nel complesso contenute, con la sola eccezione dei coils (-27,1% a 95mila tonnellate). Gli imbarchi nel corso del mese sono ammontati a 16.594 tonnellate, contro le 5.557 tonnellate di gennaio 2017.

 

 

 

Fonte: siderweb.com

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