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Il mercato, pur in una situazione complessivamente ancora molto difficile, sembra voler mandare qualche segnale – «ovviamente tutto da verificare»

spiega un addetto ai lavori a siderweb – che lascia sperare in un tentativo di rilancio. In particolare per il tondo.

«Quello italiano – prosegue una persona che ha accettato di parlare con siderweb – si attesta attualmente intorno ai 160 euro “base reso”, facendo intuire il tentativo di rallentare la discesa e lasciando presagire una possibile reazione».

Un dato subito ridimensionato, però, da un altro operatore di mercato che sposta più in basso il prezzo nazionale, ma che non nasconde che, al di là del dato numerico «registro anch’io qualche segnale di vivacità che, legato al possibile rialzo del rottame, lascia aperta la porta al miglioramento».

Diverso il discorso relativo alle billette, con valutazioni e aggiornamenti sui prezzi a volte discordanti: «Teniamo sempre presente che questo è un mercato davvero ”sottile” – è la premessa – e che ci troviamo di fronte ad una situazione nella quale turchi e ucraini hanno ridotto volutamente la produzione», ma poi si arriva al dunque: con prezzi ancora in discesa.

Si passa, secondo un operatore ascoltato da siderweb, dai «395-405 dollari la tonnellata “FOB Turchia”» ai «355-360 euro “franco destinazione”», mentre una voce diversa parla di «340 euro “franco destinazione”».

Tutti, però, concordano sul fatto che «in Europa si sconta il forte squilibrio tra domanda e offerta e c’è chi arriva ad ipotizzare che «anche gli italiani poterebbero decidere, come già fatto all’estero, di ridurre i volumi produttivi».