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Si appesantisce di altre 79 mila tonnellate il saldo commerciale negativo per l’acciaio italiano. L’aggiornamento mensile di Federacciai relativo ai dati sul commercio estero di prodotti siderurgici evidenzia come il segno negativo del saldo commerciale sia salito a 1,403 milioni di tonnellate.

Non è stato sufficiente il miglioramento del dato riferito ai Paesi comunitari ad aprile ad invertire il trend di fondo. In un solo mese il saldo commerciale in Ue è passato da +377 mila tonnellate, a +775 mila tonnellate grazie ad un incremento delle spedizioni dell’ 11,2% rispetto al 2015.
Una crescita percentuale che ha portato il peso dell’acciaio spedito in Ue a 4,143 milioni di tonnellate, con un grande incremento sia dei coils (+19,7%) che dei prodotti di 1° trasformazione (+5,2%) che superano i 3,1 milioni di tonnellate di export.

 

 

Per i dati aggiornati a maggio relativi ai Paesi extra europei, si può notare come la ripartenza del mercato algerino abbia ridotto il gap con il 2015, facendolo scendere dal -14,7% al -9,4% con quasi 2,1 milioni di tonnellate spedite fuori dall’Ue. A pesare è ancora il -18,8% dei piani.
Per la prima volta frena anche la crescita dell’import. In questo caso, forse per effetto delle indagini Ue, scende da un +11,8% a un +9,7%, contando comunque ben 4,65 milioni di tonnellate di materiale entrato in Italia. Una cifra pari alla produzione nazionale di due mesi. Anche in questo caso sono i piani ancora a fare la differenza con 2,72 milioni di tonnellate, pari al +13,4% sul 2015, ma anche gli 1,43 milioni di tonnellate di lingotti e semilavorati (+9,4) incidono, e non poco, sul bilancio finale.

 

 

Fonte: siderweb.com

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