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Contrazione a doppia cifra sia a giugno sia nel primo semestre 2023

Si accentua il calo delle importazioni di rottame in Turchia. Secondo gli ultimi dati dell’Istituto di statistica turco (TUIK), i volumi importati nel Paese a giugno sono ammontati a 1,22 milioni di tonnellate, il 23,3% in meno su base annua e il 29,5% in meno rispetto a maggio. A maggio e aprile l’import di rottame era sceso del 22% e del 19,5% rispetto ai corrispondenti mesi del 2022, ammontando rispettivamente a 1,73 e 1,74 milioni di tonnellate.

Ancora una volta, a giugno la maggior parte dei volumi ha avuto come provenienza gli Stati Uniti: circa 245.740 tonnellate, il 31,3% in meno su base annua. Altre fonti di importazione sono state il Belgio (144.550 t), i Paesi Bassi (107.430 t), la Russia (89.300 t) e il Canada (86.600 t).

Prendendo in considerazione la prima metà dell’anno, le importazioni turche di rottame sono ammontate a 9,63 milioni di tonnellate, facendo segnare una flessione del 22,9% rispetto allo stesso periodo del 2022. Gli Usa hanno fornito alla Turchia 1,99 milioni di tonnellate.

Nel frattempo, si sono più che dimezzate le esportazioni di tondo per cemento armato da parte dellla Turchia, ammontando a 1,37 milioni di tonnellate.

Attualmente i prezzi dell’HMS I/80:20 per l’import in Turchia si attestano a circa 350 $/t CFR, in discesa rispetto ai 390 $/t sfiorati a inizio giugno e assai lontani dai 460 $/t toccati nelle settimane successive alla tragedia del terremoto nel sud della Turchia. Le quotazioni del tondo all’export hanno raggiunto nel frattempo un livello di 560-570 $/t FOB, contro il picco di 770 $/t FOB registrato a fine febbraio.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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