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Nessuna “falsa partenza” per l’acciaio italiano con l’arrivo del 2023. Secondo quanto rilevato da siderweb, il riavvio degli impianti ha rispettato le tabelle di marcia e, salvo alcuni casi specifici, non è stato necessario prolungare le fermate.
Alla domanda sul riavvio molti hanno risposto «siamo stati fermi abbastanza» indicando che in alcuni casi forse si sarebbe potuto ripartire anche prima.
Soprattutto sul fronte acciai speciali, pare che le spedizioni siano già a un buon livello, mentre per altri l’approccio è al momento di maggior cautela, anche se in un mercato di quotazioni orientate al recupero.

I timori di diversi operatori restano legati ancora all’energia. Il livello di quotazione attuale permette di mantenere le marginalità anche in caso di quotazioni “non ottimali”, soprattutto per i produttori, ma la paura è che fiammate improvvise possano nuovamente scombinare le carte ribaltando lo status quo.

L’unico ritardo ufficializzato per adesso è quello relativo a vari reparti di Acciai Speciali Terni, con l’azienda che ha prolungato la fermata invernale di una settimana rispetto a quanto inizialmente comunicato alle parti sociali.

In generale tutti stanno aspettando che il “motore” del mercato torni a pieni giri per avere maggiori indicazioni su cosa aspettarsi nella prima parte del 2023, a cui molti rivolgono ancora uno sguardo di attesa.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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