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Sole 132 mila tonnellate. Questa la traduzione in volumi del -0,1% di variazione della produzione mondiale di acciaio. In accordo con i dati della World Steel Association, a maggio 2016 sono stati prodotti 139,154 milioni di tonnellate di acciaio, volumi che hanno portato il totale annuo a 658,23 milioni di tonnellate, il 2,2% in meno del 2015.

L’Europa migliora ancora, ma la variazione annua è del -6,4%
Grazie al segno positivo di Italia e Germania, l’Europa riesce a contenere la flessione mensile in un -5,5%, con 14,48 milioni di tonnellate d’acciaio prodotto. La produzione annua è invece scesa del 6,4%, equivalente a 68,85 milioni di tonnellate. Come già ricordato, l’Italia, con un +9,3% mensile ed un +2,9% annuale, contribuisce a frenare la discesa insieme alla Germania (+4% mensile, ma con un -1% annuo che si traducono rispettivamente in 3,8 e 18,2 milioni di tonnellate).
Tra i Paesi che influenzano maggiormente le statistiche europee vi sono la Gran Bretagna (-37,1% mensile e -37,5% annuale), seguita dalla Francia (-18,8% su mese – 1,17 milioni di ton – e -12,8% annuo – 5,9 milioni di ton -) e la Spagna (-10,6% mensile – 1,25 milioni di ton – e -8,7% annuo – 6,03 milioni di ton -).

 

Cina e India continuano a crescere
La spinta cinese riporta in positivo anche i dati continentali dell’Asia che a maggio ha visto un +1,3%, grazie al ritorno in territorio positivo dell’acciaio di Pechina. In totale, nel quinto mese dell’anno, l’Asia ha prodotto 95,6 milioni di tonnellate, mentre a livello annuo la bilancia è al momento ferma a 451,34 milioni di tonnellate, l’1,4% in meno dell’anno precedente.
In particolare la Cina è risalita dell’1,8%, riportandosi a quota 70,5 milioni di tonnellate mensili, mentre a livello annuo la flessione è ancora dell’1,4%, per quasi 330 milioni di tonnellate prodotte in cinque mesi.
L’India si riporta al di sopra degli 8 milioni di tonnellate mensili (+4,9%) ed a livello annuo si ferma ad un passo dai 38,6 milioni di tonnellate (+2,4%).

 

Si mantengono in crescita Turchia, Serbia e Iran
La ripartenza dell’acciaieria serba di Smederevo si traduce in un +11% di output mensile nazionale. La Turchia invece segna un recupero del 5,4%, con volumi per 3 milioni di tonnellate, mentre a livello annuo la siderurgia turca sale del 3,4%, per un totale di 13,6 milioni di tonnellate.

 

In America, USA stabili mentre si inchioda il Brasile
Una leggera flessione, dello 0,4% mensile e dello 0,2% annuo, per gli Stati Uniti. Le acciaierie americane registrano pertanto una sostanziale stabilità produttiva nonostante i super dazi ai prodotti cinesi. Nel dettaglio, a maggio l’output è stato di 6,8 milioni di tonnellate.
Il Brasile, infine, vede una perdita sia mensile che annuale superiore al 13%: le acciaierie verdeoro hanno infatti frenato il loro output a 2,59 milioni di tonnellate mensili e a 12,3 milioni di tonnellate nei primi cinque mesi dell’anno.

In allegato il report mensile della produzione mondiale realizzato dalla World Steel Association che include i dati di 66 Paesi

Fonte: siderweb.com

May_2016_Crude_Steel_Production_Table.pdf

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