Scendono le importazioni italiane di prodotti piani in acciaio inox. La parabola che vede un costante rallentamento degli arrivi nel corso del 2020 prosegue anche a giugno, con il primo semestre che si chiude con una riduzione delle importazioni nazionali del 20,8%, contro il -13,0% dei primi cinque mesi dell’anno ed il -8,8% del primo quadrimestre. Espressa in volumi, la riduzione è stata pari a 142.867 tonnellate.
L’Unione europea tiene
I commerci con i partner europei reggono meglio: tra gennaio e giugno le importazioni sono state pari a 323.558 tonnellate, con un decremento marginale rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente (-0,8%). Il calo, in volumi, è di 2.657 tonnellate. Tra i 12 Paesi presi in considerazione, cinque fanno registrare un aumento dell’export verso l’Italia: Belgio (+1,7% a 39.913 tonnellate), Svezia (+15,2% a 32.433 tonnellate), Finlandia (+0,3% a 34.202 tonnellate), Spagna (+59,5% a 39.064 tonnellate) e Austria (+35,1% a 701 tonnellate).
Diminuzione del 40% per i Paesi extra Ue
I Paesi extra Ue subiscono il maggior impatto dalla crisi: nel primo semestre gli arrivi scendono a 219.009 tonnellate, con una diminuzione del 39,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo, in tonnellate, è di 140.210 tonnellate. La quota dell’import italiano proveniente dai Paesi terzi scende quindi al 40,4% dal 52,4% dell’anno scorso. I quattro principali fornitori di piani inox sono la Corea del Sud (59.747 tonnellate, +3,0%), l’Indonesia (39.970 tonnellate, -57,4%), Taiwan (33.719 tonnellate, -39,1%) e la Cina (31.506 tonnellate, -61,8%).
FONTE: SIDERWEB.COM