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Lievi flessioni, a maggio, per l’industria italiana. Sulla scorta dei dati diffusi da Istat, infatti, viene evidenziato come il fatturato del quinto mese dell’anno in corso, rispetto al precedente, ha ceduto l’1,1%, mentre gli ordinativi hanno perso il 2,8%. La diminuzione del fatturato mostra andamenti simili sia sul mercato interno (-1,1%) sia su quello estero (-1,2%). Il calo degli ordinativi è dovuto soprattutto al mercato estero (-5,7%), mentre quello interno registra una flessione più contenuta (-0,6%).

Anche la media degli ultimi tre mesi fa registrare l’indice complessivo del fatturato in calo dello 0,3% rispetto ai tre mesi precedenti, mentre quello degli ordinativi mostra una flessione del 3,1%. Corretto per gli effetti di calendario, il fatturato totale registra un calo in termini tendenziali del 2,7%, con una riduzione del 2,5% sul mercato interno e del 3,0% su quello estero. L’indice grezzo del fatturato cresce, in termini tendenziali, del 3,6%: il contributo più ampio a tale aumento viene dalla componente interna dei beni strumentali. Per il fatturato l’incremento tendenziale più rilevante si registra nelle altre industrie manifatturiere (+10,1%), mentre la maggiore diminuzione del comparto manifatturiero riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-22,7%).

Fonte: siderweb.com