Skip to main content

Un outlook in deterioramento per colpa del rallentamento economico, dei prezzi elevati dell’energia e dell’inflazione galoppante, dell’impatto dell’invasione russa dell’Ucraina e delle interruzioni delle supply chain, del rallentamento della Cina. È quello delineato dall’OECD Steel Committee nello “Steel Market developments: Q4 2022”, firmato da Fabien Mercier, Gianpiero Mattera e Luciano Giua.

«Se le performance finanziarie delle imprese siderurgiche sono migliorate nel 2021 – si legge nel report – i prezzi dell’acciaio di recente sono calati maggiormente rispetto a quelli delle materie prime, il che sta mettendo sotto pressione i margini. A questo si aggiungono problemi strutturali ancora senza soluzione: i dati dell’OECD mostrano che nel 2022 la capacità produttiva salirà ancora, per il quarto anno consecutivo, contribuendo a creare squilibri sul mercato e a tassi di utilizzo degli impianti inferiori in molti Paesi».

La capacità produttiva nel 2022 salirà a 2,46 miliardi di tonnellate; il tasso di utilizzo scenderà dal 78,5% del 2021 al 77,1%.

A testimonianza di una domanda debole, l’export di acciaio è in calo del 7,8% finora nel 2022. Il consumo di acciaio è atteso in calo del 2,3% quest’anno; nel 2023 dovrebbe risalire dell’1%.

 

FONTE: SIDERWEB.COM

Close Menu