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«Ogni settimana mi pento di aver venduto in quella precedente. Perché se avessi aspettato qualche giorno avrei guadagnato di più, visto che i prezzi continuano a salire». La sintesi perfetta della situazione relativa al rottame la fa, parlando con siderweb, un operatore di mercato: «Ormai, però – prosegue – sono entrato nel mood del “vendi, guadagna e, appunto, pentiti”; ma credo di non esagerare se parlo di una situazione che appare fuori controllo».

Non esagera, se anche un altro addetto ai lavori parla di «Situazione mai vissuta in precedenza, dovuta ad una domanda decisamente superiore all’offerta, con Cina, India e Turchia che continuano a fare incetta di rottame, facendo sì che le quotazioni raggiungano livelli sempre più elevati».

Con «il lamierino – è un’ulteriore conferma – che sta raggiungendo i 290 euro la tonnellata, le demolizioni che ormai vedono i 260 euro e con le torniture che si affacciano verso i 240 euro. Ma tutto lascia pensare che non sia finita qui e che, anzi, si sia solo di fronte a prezzi di transito verso quotazioni ancora più alte».

E che il rottame stia vivendo una fase estremamente delicata lo conferma chi parla di «commercianti che tengono chiuse le vendite e che non comunicano nemmeno i prezzi evidentemente in attesa di nuove rivalutazioni del prodotto e, visto quello che viene prospettato sui mercati internazionali, non sembra una minaccia, ma una certezza. I prezzi continueranno a salire per mesi».

E c’è infatti chi preannuncia «una nuova ondata di aumenti, del resto basta guardare a cosa sta succedendo in Turchia, dove il prezzo è sopra i 340 dollari la tonnellata, per capire in che direzione si stia andando. Alcuni rumors indicano addirittura in 40/50 dollari la tonnellata i nuovi rincari in arrivo dall’Est Europa. A quel punto – conclude un operatore di mercato – non lo chiameremo più rottame, ma oro».

 

FONTE: SIDERWEB.COM

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