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Ci sono voluti 10 mesi per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Ue delle motivazioni per la richiesta della Commissione UE al Belgio di provvedere al recupero di 211 milioni di euro concessi come finanziamento dalla regione Vallonia alle aziende siderurgiche del Gruppo Duferco in violazione alla normativa sugli aiuti di stato.

Il provvedimento, che reca la data dello scorso 20 gennaio, è stato ufficializzato solo ieri nella GU del 22 novembre in un corposo fascicolo da una quarantina di pagine.
Nel documento vengono esplicitatati i passaggi che l’Antitrust della Commissione guidata da Margrethe Vestager ha ritenuto non congrui con le norme dell’Ue e pertanto meritevoli di sanzione.
Non mancando di sottolineare le lunghe tempistiche di pubblicazione, l’amministratore delegato di Duferco Antonio Gozzi ha confermato quando disse nel gennaio scorso e vale a dire la pronta presentazione del ricorso.
«Secondo noi, i meccanismi sotto accusa rispettano pienamente le norme delle economie di mercato – ha ribadito Gozzi –, per cui siamo già pronti a presentare ricorso. Lo stesso Stato belga sarà al nostro fianco in un’istanza. Siamo decisi a far valere le nostre ragioni».
Difficile che si possa arrivare ad una sentenza prima di tre anni, quindi il percorso si annuncia lungo. In passato il presidente di Federacciai aveva definito virtuoso ed un modello da imitare il meccanismo di supporto pubblico/privato oggi sotto accusa.
Lascia comunque perplessi che si arrivi a sanzionare nel 2016 delle presunte violazioni risalenti al 2003 sulla base di ricostruzioni, per quanto accurate, fatte dalla stampa belga nel 2011. Violazioni sulle quali lo stesso amministratore delegato di Duferco ha ribadito non essere stato presentato alcun ricorso da parte di competitor siderurgici.

 

 

Fonte: siderweb.com

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