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Mercato delle materie prime siderurgiche a due velocità nel mese di gennaio 2017. Lo spiega la consueta nota mensile diffusa da Assofermet.

 

«Il mese di gennaio ha mostrato un mercato particolarmente contradditorio – spiega la nota dell’associazione di categoria-, con una prima parte che rifletteva l’ottimismo dell’anno appena terminato e una seconda, invece, con un’inversione di tendenza piuttosto marcata. Le motivazioni di tale inversione sono come sempre molteplici, ma sostanzialmente da ricollegarsi al mercato turco e statunitense, dove la nuova gestione Trump ha spinto gli operatori americani ad accettare le nuove quotazioni del mercato turco. L’incertezza sugli ordini del finito, in particolare dei lunghi, così come la possibilità di nuove restrizioni all’esportazione nel mercato statunitense, hanno provocato un’inversione del trend dei prezzi con significativi ribassi».

In maniera particolare sono rimaste penalizzate ghisa e DRI, mentre le quotazioni delle ferroleghe si mantengono ad alti livelli.

«I mercati del Nord Europa, seppur in parte spettatori nella prima metà del mese, hanno dovuto prendere atto di questa discesa ed allinearsi – prosegue l’analisi -. Si segnalano rallentamenti nelle consegne per motivi logistici e meteorologici che tuttavia non sembrano al momento condizionare questo capovolgimento di tendenza. Il mercato della ghisa è risultato essere ulteriormente penalizzato, non solo non riuscendo a beneficiare degli aumenti avuti nell’ultima parte dell’anno, ma subendo ulteriori ribassi e riduzione di consumo. Per quanto riguarda l’HBI, si segnalano importanti riduzioni di prezzo e poco interesse da parte dei consumatori. Le ferro-leghe mantengono livelli di prezzo alti e una disponibilità limitata».

 

 

 

 

Fonte: siderweb.com 

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