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Marcegaglia ritocca al rialzo i propri listini. Da lunedì 29 febbraio, infatti, l’azienda mantovana ha applicato un aumento generalizzato di 30 euro la tonnellata su tutta la gamma. La decisione, secondo quanto appreso da Siderweb, avrebbe origine da un vertice di ieri pomeriggio tra i responsabili delle tre divisioni di Marcegaglia Carbon Steel e proprio in queste ore starebbe per essere comunicata ufficialmente a tutti i clienti.

Alla base del cambio di trend vi sarebbe in primis un incremento di prezzo sul coils dei medesimi 30 euro la tonnellata che il trasformatore mantovano sta trasferendo ai clienti.
Il rincaro registrato sui piani è dovuto a un risveglio della domanda apparente, che avrebbe incrementato i volumi movimentati, aggiungendosi ad una richiesta reale che negli ultimi mesi si è mantenuta costante. A questo si aggiunge una possibile frenata nei flussi di importazione, dopo la decisione da parte dell’Ue di aprire un’indagine antidumping. La disposizione avrebbe fatto scattare negli operatori una sorta di sistema di salvaguardia, riducendo ai minimi termini le richieste all’estero, per evitare di trovarsi spiazzati da eventuali misure di protezione da parte delle autorità europee. Se a questo aggiungiamo un’Ilva ancora molto lontana dalle performance ottimali di produzione, il risultato è quello di una sostanziale difficoltà a reperire determinate tipologie di materia prima da trasformare, siano esse coils o bramme.
A tutela della marginalità Marcegaglia ha quindi deciso di ribaltare a valle il medesimo rincaro che dovrebbe sostenere sugli approvvigionamenti. Gli aumenti riguardano tutti i prodotti a derivazione da coils e bramme delle tre divisioni della Marcegaglia Carbon Steel: quindi nastri, lamiere e tubi. Per questi ultimi il rincaro si tradurrà in una riduzione di 4 punti di sconto.

Fonte: siderweb.com

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