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Un approccio sui «Three traks of work». Vale a dire: salvaguardia, ricorso a WTO e misure di risposta. Questa la proposta avanzata dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, dal vicepresidente Jyrki Katainen e dal commissario al commercio Cecilia Malmström, in risposta agli eventuali dazi americani sull’acciaio su cui il collegio commissariale europeo ha dato il pieno appoggio.

 

«Speriamo ancora, in quanto partner storico degli Stati Uniti, che l’UE sia esclusa dai dazi annunciati – ha detto il commissario Malmström -, speriamo anche di convincere l’amministrazione statunitense che questa non è la mossa giusta, poiché non è stata presa alcuna decisione. Nessuna azione formale è stata intrapresa dall’Unione europea, ma abbiamo chiarito che se una mossa del genere venisse presa, danneggerebbe l’Unione Europea, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro europei. E quindi la questione dovrà essere affrontata con una risposta ferma e proporzionata. Le nostre Three traks of work sono in linea con i nostri obblighi in seno all’WTO e saranno tradotte dalla carta ai fatti. La causa principale del problema nel settore dell’acciaio e dell’alluminio è la sovraccapacità globale, radicata nel fatto che gran parte della produzione avviene sotto l’ala di massicci sussidi statali e in condizioni non di mercato. Una problematica che può essere affrontata solo attraverso la cooperazione, arrivando alla fonte del problema e lavorando insieme. Il protezionismo non può essere la risposta, non lo è mai».

La posizione dei vertici europei è stata accolta con favore dall’associazione dei produttori siderurgici dell’unione. Eurofer infatti ha commentato l’annuncio attraverso le parole del suo direttore Axel Eggert.

«Attuare le misure per proteggere l’industria europea dalla deviazione del commercio è una questione di vita o di morte per l’industria siderurgica europea – ha ribadito Eggert -. L’UE dovrebbe essere pronta a mettere immediatamente in atto misure di salvaguardia per evitare un’impennata delle importazioni e dello stoccaggio che potrebbero danneggiare sostanzialmente l’industria siderurgica europea. Accogliamo con favore l’annuncio della Commissione e sul fatto che saranno adottate misure appropriate, sufficienti e rapide per salvaguardare gli interessi e i posti di lavoro nel nostro settore. È chiaro che qualsiasi impennata di importazioni supplementari e considerevoli potrebbe nuovamente destabilizzare un mercato siderurgico europeo che ha appena iniziato a stabilirsi su un percorso di crescita sostenibile».

Proprio per questo i produttori Ue chiedono una maggior attenzione a correggere eventuali distorsioni causate dal possibile reindirizzamento dei flussi di prodotto destinati in precedenza negli Usa.

 

 

 

Fonte: siderweb.com