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«È positivo che ci siano più donne in posizioni di comando, perché il business migliora. Nella mia carriera, sono stata aiutata da donne laboriose, libere e forti, che non pensavano che ci fosse qualcosa che non potevamo fare».

 

Così come Maite Echarri, direttore finanziario in Sidenor, anche altre “donne d’acciaio” hanno detto la propria oggi, nella Giornata internazionale della donna, sul ruolo femminile nel settore siderurgico. Che da sempre ha un peso minore rispetto a quello maschile, per netta inferiorità numerica. Ma si assiste, accompagnata da un generale cambiamento di sensibilità del mondo del lavoro, a una nuova attenzione verso le lavoratrici siderurgiche, in Europa e fuori.

Secondo il report siglato EY “L’industria mineraria ha trovato la propria nuova grande risorsa?”, nei board delle prime 30 società a livello globale dell’industria mineraria e dei metalli le donne rappresentano solamente il 9%. «È chiaro – vi si legge – che la strada è ancora lunga prima che si raggiunga la parità».

Tata Steel oggi afferma che «gli sforzi delle nostre colleghe donne sono stati strumentali al rafforzamento della nostra posizione di leadership. Riaffermiamo il nostro impegno nel garantire diversità e inclusione». SAIL (Steel Authority of India Ltd) arriva ad apostrofare le donne che lavorano in «ambienti estremi, in ruoli tradizionalmente associati agli uomini», con l’epiteto di «eroine». Restando in India, JSW Steel – sul proprio account Twitter – dà la parola ad alcune donne che lavorano nel principale impianto della famiglia Jindal del Subcontinente, Vijayanagar.

Tornando in Europa, SSAB annuncia di voler centrare l’obiettivo di avere «il 30% di donne in posizioni di top management entro il 2019». «Una forza lavoro diversificata – si legge in un tweet di SSAB Steel – è parte essenziale della nostra cultura di alta performance e questo obiettivo va centrato attraverso progressi concreti».

SSAB Steel tweet

ArcelorMittal oggi ringrazia le proprie dipendenti, che «ogni giorno contribuiscono al progresso scegliendo di lavorare con noi, dimostrando in questo modo che l’industria siderurgica offre grandi possibilità di carriera per chiunque».

Sono 117 le donne che lavorano nell’impianto di Acerinox Europa. «Acerinox Europa – riporta oggi EuropaSur – ha una policy di uguaglianza tra uomini e donne. E la crescita personale e professionale all’interno dell’azienda è garantita per tutti i membri dello staff».

Omaggi alle lavoratrici siderurgiche sono stati pagati oggi, via social, anche da British Steel, dalla statunitense Timken Steel, da Celsa, da Essar. E l’elenco non è ovviamente esaustivo.

 

 

Fonte: siderweb.com