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Si mantiene sostenuto il ritmo di crescita della produzione di acciaio nel corso del 2018.

 

Dopo alcuni mesi più fiacchi a inizio anno, i dati raccolti mensilmente dalla World Steel Association mostrano un mondo in decisa accelerazione sul fronte produttivo. Solo a maggio la produzione ha visto una crescita del 6,6% rispetto allo stesso mese del 2016, con quasi 154,86 milioni di tonnellate prodotti.

Nei primi cinque mesi dell’anno la produzione complessiva è invece stata di quasi 729,22 milioni di tonnellate, in aumento del 4,3% tendenziale.

 

 

Iran ancora senza rivali
È ancora una volta l’Iran a guidare la classifica dei Paesi con output mensile superiore al milione di tonnellate che crescono di più in termini percentuali, basata sull’output dal 1° gennaio al 31 maggio.

Teheran ha abbondantemente superato i 10 milioni di produzione da inizio anno, con un ritmo di crescita del 24,3%. Al secondo posto torna quello che per alcuni mesi è stato un outsider, vale a dire il Vietnam, che con un +19% e 4,722 milioni di tonnellate supera la Cina, che pure ha fatto segnare una crescita del +5,4% e quasi 370 milioni di tonnellate di output.

 

 

Messico fuori dal podio
Dopo alcuni mesi tra i migliori perde il podio il Messico che deve accontentarsi della quarta piazza, con un +4,8% e 8,75 milioni di tonnellate. Quinto posto per l’India a +4,7% (44,123 milioni di tonnellate), mentre la Turchia perde due posizioni e deve accontentarsi del sesto posto con un 4,3% e 15,850 milioni di tonnellate di output.

L’Italia mantiene la media di crescita al 3,9% e con 10,663 milioni di tonnellate conserva la settima posizione in classifica, restando però la prima tra i Paesi europei, che invece sembrano arrancare.

Per l’ottava posizione si torna in Asia e in particolare in Corea del Sud: +3,7% e quasi 30 milioni di tonnellate di output. Solo la nona posizione per gli Stati Uniti, che a due mesi dalla chiusura commerciale delle frontiere vedono il proprio output salire solo del 2,8% con 34,846 milioni di tonnellate di produzione. Ultimo posto nella top ten per il Canada e la Russia a +2%. Le acciaierie di Ottawa hanno sfornato 5,620 milioni di tonnellate, mentre quelle di Mosca sono andate oltre i 30 milioni di tonnellate di produzione.

Rifiatano invece Spagna (+1,9% e 6,248 milioni di tonnellate); Francia (+1,8% e 6,709 milioni) e Brasile (+1,4% e 14,272 milioni di tonnellate).

Ancora un terzetto quello dei Paesi stabili, con il Giappone a +0,7% e 44,217 milioni di tonnellate e la coppia Germania-Ucraina, con un +0,4% e rispettivamente 18,685 e 8,680 milioni di tonnellate.

Unica in territorio negativo Taiwan, in frenata a -12,5% per 8,481 milioni di tonnellate.

Cliccando sull’icona  è possibile accedere alle statistiche complete.

 

 

 

Fonte: siderweb.com

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