Segno più a dicembre sia sul mercato interno che estero. La metallurgia registra +2,7% tendenziale sul mercato interno
L’aumento tendenziale dei prezzi alla produzione più ampio a dicembre, sia sul mercato interno che estero, lo si è registrato nel settore della fabbricazione di coke e di prodotti petroliferi raffinati: l’Istat ha registrato una crescita sullo stesso periodo dell’anno precedente rispettivamente del 13,3% e del 32,9%.
Ma è in termini generali che il 2016 si è chiuso con i prezzi dei prodotti industriali sul mercato interno in crescita. Stando alle rilevazioni dell’Istat, l’indice a dicembre è salito dello 0,6% rispetto a novembre (0,3% al netto del comparto energetico) e dello 0,9% (0,8%) se comparato con quello registrato nello stesso mese dell’anno prima. Quanto ai beni venduti sul mercato estero, i prezzi a dicembre sono aumentati dello 0,5% rispetto a novembre (+0,3% nell’area euro; +0,7% nell’area non euro) e dello 0,7% in termini tendenziali (+0,9% area euro; +0,7% area non euro).
Nel comparto della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchine ed impianti), i prezzi alla produzione sono aumentati in termini tendenziali del 2,7% sul mercato interno e del 2,3% su quello estero. La variazione congiunturale è positiva dello 0,8%.
Ancora una volta, a dare il contributo maggiore all’incremento tendenziale dei prezzi sul mercato interno è stato il comparto energetico (+0,5%). Sul mercato estero, la responsabilità è duplice secondo l’Istat: +0,5% l’ha fatto guadagnare l’energia nell’area euro; +0,4 i beni intermedi nell’area non euro.
Fonte: siderweb.com