La difesa doganale dell’acciaio «Made in Europe» fa un passo avanti. La Commissione europea ha infatti pubblicato, il 28 aprile, il regolamento di esecuzione 2016/670 che «introduce una vigilanza preventiva sulle importazioni di determinati prodotti siderurgici originari di alcuni paesi terzi».
Questa decisione è stata presa in quanto «una vigilanza unionale preventiva può essere introdotta qualora l’andamento delle importazioni di un prodotto rischi di arrecare un pregiudizio ai produttori dell’Unione e ove gli interessi dell’Unione lo esigano».
Le ragioni della decisione
In particolare «il 16 marzo la Commissione ha pubblicato una comunicazione che descrive le possibilità per superare le recenti sfide incontrate dai produttori di acciaio europei». I produttori sono stati colpiti, dal 2012 al 2015, da un aumento del 32% delle importazioni (da 41,8 a 55,0 milioni di tonnellate), da un calo dei prezzi del 17% e da una riduzione delle esportazioni di quasi il 20% (da 62,3 a 50,7 milioni di tonnellate). Inoltre, «dall’inizio degli anni 2000 la capacità di produzione dell’acciaio a livello mondiale – prosegue il documento della Commissione – è aumentata rapidamente e la maggior parte della nuova capacità deriva dalla Repubblica Popolare Cinese», che ha incrementato enormemente le esportazioni, raggiungendo nel 2015 «oltre il 30% delle importazioni totali dell’Ue». Di converso, per le acciaierie europee, «l’accesso ai mercati terzi si è ridotto in misura significativa negli ultimi anni» a causa del ricorso «a iniziative di politica commerciale in risposta alla crisi dell’industria siderurgica mondiale di molte economie che in precedenza non utilizzavano tali misure». Per questi motivi «da qualche anno a questa parte la posizione concorrenziale dei produttori di acciaio dell’Unione sul mercato globale si è deteriorata».
Vigilanza preventiva
Al fine di arginare questa situazione, la Commissione ha spiegato che «sulla base dell’andamento recente delle importazioni di prodotti siderurgici, dell’attuale vulnerabilità dell’industria dell’Unione, della persistente debolezza della domanda sul mercato dell’Ue e della probabilità che le capacità in eccesso attuali e future vengano reindirizzate verso l’Unione in caso di ripresa della domanda, si ritiene che esista un rischio di pregiudizio nei confronti dei produttori dell’Unione». Per questo motivo «è nell’interesse dell’Unione sottoporre a vigilanza unionale preventiva le importazioni di determinati prodotti siderurgici, affinché possano essere raccolte informazioni statistiche dettagliate che consentano di analizzare rapidamente l’andamento delle importazioni da tutti i paesi non membri dell’Ue».
Sono escluse dall’applicazione del regolamento le importazioni al di sotto dei 2.500 kg di peso e quelle provenienti da Norvegia, Islanda e Lichtenstein.
Il regolamento si applica sino al 15 maggio 2020.
Elenco dei prodotti sottoposti a vigilanza preventiva
L’elenco dei prodotti siderurgici sottoposti a vigilanza è molto ampio, e prevede l’inclusione di un’ampia gamma di prodotti, tra cui billette, lunghi, piani, fili, tubi saldati e senza saldatura, accessori per tubi e fasteners. Di seguito l’elenco completo dei codici doganali sottoposti a vigilanza preventiva.
Fonte: siderweb.com